Cruciani: «Le mie parole fraintese. Ho la maglia del Como»

Che Giuseppe Cruciani non abbia peli sulla lingua ormai lo sappiamo. Da vent’anni intrattiene migliaia di ascoltatori con “La Zanzara”, ma tra le sue grandi passioni, oltre alla radio, c’è anche il calcio.

Tifoso laziale da sempre, quando viene invitato nei talk show non si tira mai indietro quando si tratta di sposare tesi forti e decise. E proprio nei giorni scorsi, il celebre giornalista ha dichiarato: «Scudetto? Inter. L’ultima giornata non la considero nemmeno, faranno tre punti. Como è praticamente Milano, ci saranno 10.000 interisti. Se servono tre punti all’Inter...».

Putiferio tra i tifosi comaschi, per una sfida sentitissima aldilà degli obiettivi stagionali. Per capire meglio il suo parere lo abbiamo incontrato…

Cruciani, che è successo?

Mah nulla. Ho semplicemente detto che, nel caso in cui l’Inter avesse bisogno di fare tre punti per lo scudetto, a Como troverebbe un ambiente favorevole. Appiano Gentile e Como sono come casa e chiesa. Tradizionalmente il territorio comasco è pieno di tifosi interisti. L’inter non va a fare una trasferta classica, con questo intendevo che è come se giocasse in casa. E poi il Como non ha più obiettivi… però non significa che lascerà vincere i nerazzurri.

Forse è stata la frase “Como è praticamente Milano” a scatenare le polemiche, in virtù del gemellaggio tra Inter e Varese…

Non mi interesso di gemellaggi e queste cose qua. Non sapevo nemmeno della rivalità tra Como e Varese. In generale, queste rivalse riguardano frange estreme: sono cose tra ultras che hanno motivazioni storiche in cui non voglio entrare. Gli appassionati normali vanno a vedere la partita e se ne fottono, Non penso che gli interisti in tribuna a Como rischino qualcosa.

Ha seguito un po’ il Como questa stagione?

Certo, ha fatto un’annata straordinaria. Ho visto entrambe le partite contro la Lazio: all’andata è finita 1-5, poi al ritorno ci hanno fatto il mazzo. Ne è uscito un pareggio ma meritavano di vincere. Il Como gioca un calcio tra i migliori di tutta la serie A.

Di Fabregas che pensa?

Tanti lo vedono come presuntuoso o arrogante, ma queste sono caratteristiche che fanno parte del bagaglio dei grandi campioni. Credo che il suo grande merito sia stato quello di esser riuscito subito a sistemare le cose dopo un inizio complicato.

Pare resti anche l’anno prossimo…

Davvero? Non lo so. Io spero che rimanga in Italia, basta che non diventi un talebano che cerca il bel gioco a prescindere dal risultato finale.

È mai stato al Sinigaglia?

Sì, tantissimi anni fa, nel 2002, a vedere una partita contro la Lazio. Se non sbaglio finì 1-3: gol di Simeone e doppietta di Lopez. E ti dico anche che annullarono un gol al Como. Per i lariani quella era una stagione drammatica. Il presidente era ancora Preziosi…

Dopo questa chiacchierata ci ha ripensato? Per lo scudetto Napoli o Inter?

No. Sulla carta confermo che, se la distanza rimarrà questa, all’ultima giornata vinceranno entrambe. Poi chiaro, sono pronostici fatti così. Abbiamo da una parte il Como che ha dimostrato di poter dar fastidio a una grande e il Cagliari che è sicuramente inferiore. Secondo me però il Como gioca meglio in trasferta… Ma sono solo mie intuizioni.

Lei cosa spera?

Non me ne frega niente. Mi sta simpatico Inzaghi, lo conosco. Ma sarei contento anche per De Laurentiis perché è una persona che stimo.

Vogliamo dire qualcosa di distensivo ai tifosi del Como?

I tifosi del Como sappiano che non conoscevo le dinamiche di rivalità con l’Inter. Non ho nulla contro di loro e ovviamente non intendevo dire che metteranno il tappeto rosso ai nerazzurri. Tenetevi stretto Fabregas. Continuate a investire bene e siate felici di un momento che nessuno pensava che avreste potuto vivere.

Pace fatta.

Si, e posso rivelarti una cosa?

Dica.

Sono un fanatico delle magliette da calcio, ho una vasta collezione, e quella del Como la trovo straordinaria. Recentemente un calciatore me l’ha regalata autografata, non me l’aspettavo…

E chi è?

Non te lo dico.

È italiano o straniero?

Italiano e ovviamente grande ascoltatore de “La Zanzara”.

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