Da Cunha-Gabri gol: che coppia

Hanno risolto le ultime partite. E furono loro a regalare il primo successo a Fabregas

Gabrielloni e Da Cunha, Da Cunha e Gabrielloni. I gemelli del gol, come si usava dire una volta, che più gemelli non si può. Nelle ultime tre gare, determinanti per lo scatto in classifica, il Como ha sempre vinto segnando due gol, e a segnare sono sempre stati loro.

E già questa è una circostanza curiosa. Ma di curioso c’è anche un altro fatto, che riletto ora sembra quasi un fortunato segno del destino. Perchè insieme segnarono anche il loro primo gol in questo campionato, a fine novembre, contro la Feralpisalò. Anche quella partita fu vinta 2-1, e guarda caso fu la prima partita dopo il cambio in panchina. Il cammino del Como versione Fabregas cominciò così, con una vittoria arrivata grazie alle reti di questa stessa coppia, Da Cunha e Gabrielloni, che fino a quel momento non avevano ancora segnato. E grazie ai gol di loro due - che insieme segnarono anche in un’altra occasione, nella larga vittoria con lo Spezia, in cui il francese fece addirittura una doppietta – ora il percorso si sta completando nel migliore dei modi. Una trama che forse non si è sviluppata per caso.

Alessandro Gabrielloni è arrivato alla sua quarta rete consecutiva, nona stagionale, candidandosi definitivamente alla competizione con l’amico Patrick Cutrone, che ne ha segnate undici, per il ruolo di capocannoniere della squadra. Ha più che raddoppiato il bottino delle sue due annate precedenti in B e a questo punto si merita davvero anche l’ennesimo salto in avanti con questa maglia, perchè se il Como lo raggiungerà anche stavolta i suoi gol avranno avuto un peso fondamentale.

Lucas Da Cunha invece è ben più sorprendente da questo punto di vista: per quanto la sua carriera sinora non sia ancora lunghissima, ha solo ventidue anni, non era mai riuscito a segnare così tanto. Sei gol con il Losanna nel 2020-21 erano stati il suo massimo, e sembrava già quasi un’eccezione. Ora invece vederlo segnare è un fatto tutt’altro che eccezionale, sabato è stato il suo settimo gol, ed è uno dei giocatori più e meglio cresciuti, non solo nella realizzazione, negli ultimi mesi. Uno di quelli a cui è quasi impossibile rinunciare, per il suo lavoro in campo e per la sua duttilità tattica prima ancora che per i suoi gol. «Sto trovando la porta più facilmente e continuo a lavorare per farlo ancora meglio - ha detto sabato-. Il nostro momento? Abbiamo vinto e la Cremonese ha perso: per noi è una notizia positiva: 5 punti di vantaggio sono un bel distacco, ma non possiamo pensare che sia finita qua la stagione. In Italia mi trovo bene, mi sono adattato la scorsa stagione, ora le cose sono migliorate. Sento la pressione? Per noi non è pressione, noi calciatori facciamo quello che ci piace, ossia giocare a calcio. Inoltre, vedere uno stadio così pieno e festante, è solo un incentivo a far sempre meglio».

Il Como dunque si sta davvero godendo al massimo questa strana coppia, nata a suon di gol proprio all’inizio dell’era Fabregas, in mezzo a tante note positive, a cominciare dallo stesso Cutrone, che pur lasciando il palcoscenico agli altri due ha comunque alzato lui il sipario, con due passaggi precisi prima per l’uno e poi per l’altro.

Ora non resta che replicare lo spettacolo, chiunque sia il protagonista, per solo cinque partite. Tante per poter permettersi di non affrontarle con lo stesso spirito di queste ultime, ma comunque sempre di meno, con meno tempo a disposizione degli avversari per recuperare. E intanto, godiamoci anche questa bella sfida tra bomber, che di gol da segnare per il Como ce ne possono essere ancora tanti.

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