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Sabato 20 Settembre 2025
«Dico io di salire sempre»
Fabregas e i dettami del suo calcio guardando alla trasferta a Firenze: «Avanti con il nostro gioco»
CALCIO
Non sarà una settimana banale quella che sta per cominciare con la partita di domani a Firenze. Lo stesso Cesc Fabregas ricorda che «a noi, a me come allenatore non è mai capitato di giocare tre partite in meno di una settimana».
Domani, mercoledì, e sabato prossimo con la Cremonese. Ma più che uno stress per il tecnico del Como è un’opportunità: «Con la rosa più ristretta ora c’è spazio per tutti. Potremo cambiare completamente la squadra tra una partita e l’altra, quello che ci serve in questo momento».
Costruzione
Che è ancora un momento di grande lavoro e costruzione, in cui parlando di ogni suo giocatore Fabregas aggiunge sempre che «deve ancora crescere e migliorare».
Anche parlando di un attaccante esperto come Morata, che probabilmente sarà in campo dall’inizio anche contro la Fiorentina. «Ha fatto uno sforzo importante per venire qui a Como, e sta lavorando tanto. Mi è piaciuto, in quei 65 minuti in cui è stato in campo ha fatto quello che volevo da lui, alcune cose meglio altre meno. Ma lo vedo molto bene. Ma deve ancora completare il suo processo di adattamento al nostro gioco, crescere anche dal punto di vista difensivo».
Firenze l’anno scorso fu un trionfo, una vittoria molto importante nel cammino del Como. «Quest’anno è una Fiorentina un po’ diversa, una squadra con tanta esperienza e una struttura fisica importante».
Una fisicità a cui il Como deve controbattere «facendo il nostro gioco, la nostra partita. Capiremo da subito, appena si comincerà a giocare, che tipo di gara ci aspetta. L’anno scorso giocammo con Caqueret, Da Cunha e Perrone a centrocampo e siamo stati molto bravi a gestire la palla».
Potrebbe rivedersi un assetto simile? O piuttosto una coppia centrale meno combattiva e più propositiva come con il Genoa, rinunciando al play? «Con il Genoa il centrocampo mi è piaciuto, è stato un buon primo tempo potrebbe esserci la stessa soluzione. Ma ogni ipotesi è valida, la cosa che mi piace è che tutti si adattano bene tra di loro».
Genoa, inevitabile passo indietro a una partita in cui forse a Cesc hanno fatto più arrabbiare le possibili occasioni non sfruttate di quel gol preso nel finale.
«Arrabbiare è troppo. Certo che se ti trovi davanti alla rete a portiere battuto devi segnare, quella è una colpa. Prendere gol dipende anche dai meriti degli avversari, anche se è chiaro che dobbiamo imparare a gestire meglio quelle situazioni nel finale. Dobbiamo costringere gli avversari a trovare soluzioni, non regalargliele. Colpa anche mia, forse, che insegno alla squadra a salire sempre, giocare sempre. Una mentalità che mi piace, ma si deve ragionare, migliorare».
Anche da quest’ultimo pareggio, però, Cesc porta a casa riflessioni positive. «Loro si sono trovati solo due volte liberi davanti al portiere, e una purtroppo è stata quella del gol. Nel complesso la nostra difesa sta facendo bene, siamo decisamente a un livello più alto rispetto all’anno scorso».
A proposito di difesa, a Firenze potrebbe esserci l’esordio dall’inizio di Diego Carlos. “Se la gioca con Edo – Goldaniga, nda -, non ho ancora scelto».
Pioli ieri, nella sua conferenza stampa prepartita, ha un po’ contestato le affermazioni di Fabregas di qualche settimana fa in merito alla difficoltà di trovare giovani giocatori italiani di talento.
La Fiorentina del resto ha ben diciassette italiani in rosa. «Lui parla da allenatore di una squadra tra le più forti in Italia, io non mi riferivo a giocatori di alto livello come i suoi ma ai più giovani, alla difficoltà di avere ragazzi della Primavera già pronti per la serie A», precisa Cesc. Posizioni diverse.
«Che emozione Strefezza»
Chiusura con un pensiero amichevole per un ex, Strefezza. «Ho seguito il suo esordio in Champions League, e poi gli ho scritto. È stato emozionante anche per me vedere lui, a 28 anni, raggiungere questo traguardo. Gabriel è la dimostrazione di come nessun traguardo sia impossibile se lo si insegue con volontà e disciplina».
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