Fabregas, i dieci motivi del no all’Inter

Calcio L’affare non è andato in porto contro le previsioni di tutto il calcio italiano: ecco le ragioni del caso. Il rapporto con Suwarso, la voglia di non forzare la mano, il no della società ma anche un progetto in cui crede

como

Avete presente il suono del gong? Che si protrae nell’aria ben più a lungo del colpo sul piatto? Gooooong uo uo uo uo uo uo uong. Ebbene il no di Fabregas è rimasto nelle orecchie del mondo del calcio italiano ben oltre il suo effetto immediato.

Non un fatto normale, il rifiuto (congiunto) di un allenatore pressoché esordiente da una parte, e del club che ne detiene il contratto. Il “no” ha diversi motivi. E cerchiamo di elencarli qui di seguito. Molte sfaccettature di quello che per i tifosi del Como è un diamante da tenere stretto il più tempo possibile.

Uno

Fabregas non è andato all’Inter perché il Como ha fatto muro. Se il Como lo avesse liberato, è molto probabile che il tecnico spagnolo sarebbe finito dai nerezzurri. Ma il no della società non è solo stato un rifiuto, un divieto, ma anche una testimonianza di stima (soprattutto) e affetto nel disegnarlo fondamentale per il progetto.

Due

Fabregas non è andato all’Inter perché non ha voluto forzare la mano. La casistica dice che quando un allenatore se ne vuole andare, alla fine si trova sempre il modo, dalle dimissioni in avanti. Raramente a una società viene in mente di trattenere un tecnico che non vuole restare. Dunque la mancata rottura è una sentenza a sua volta. Non ha voluto rompere.

Tre

Fabregas non è andato all’Inter perché è impossibile relegare il rapporto tra Fabregas e il Como a un normale legame contrattuale di lavoro tra una società e un tecnico. Il rapporto tra Suwarso e Fabregas è stretto. O quanto meno, ha una biunivocità molto rara da trovare. Fabregas è riconoscente verso Suwarso, perché il presidente lo ha praticamente inventato dal nulla, gli ha dato la possibilità sulla fiducia di fare un master. Suwarso è riconoscente verso Fabregas perché senza Cesc il Como non avrebbe accelerato così in fretta.

Quattro

Fabregas non è andato all’Inter perché ha lasciato fare al club il lavoro sporco di dire di no al suo posto. Come aveva fatto nelle occasioni precedenti. Lui si è sempre seduto al tavolo perché da allenatore emergente non vuole dire di no ai club. Questa parte l’ha fatta fare a Suwarso. Certo, con l’Inter è stato un po’ diverso.

Cinque

Fabregas non è andato all’Inter perché la squadra nerazzurra era da rivoltare come un calzino, senza nessun esterno d’attacco di quelli che piacciono a lui. Una rivoluzione difficile, e con un Mondiale per Club da disputare con una squadra ibrida.

Sei

Fabregas non è andato all’Inter perché qui il suo progetto non è ancora finito. E anche lui è incuriosito da quello che potrà fare con il suo Como, se il processo di crescita confermerà la linea delle ultime due stagioni.

Sette

Fabregas non è andato all’Inter perché qui sta facendo un master che gli sarà utile nel proseguio della carriera. Ha le chiavi in mano di tutto, allena, fa il mercato,parla con i giocatori per convincerli a venire qui, disegna il cento sportivo dalla palestra ai campi ecc.

Otto

Fabregas non è andato all’Inter perché ha delle quote del Como e l’operazione di dismissione sarebbe stata comunque difficile in pochi giorni.

Nove

Fabreags non è andato all’Inter perché anche si è un po’ affezionato alla sua avventura azzurra.

Dieci

Fabregas non è andato all’Inter perché dal torneo Gamper sino a Marbella e agli spagnoli che sono qui per lui, anche nel contingente lui è sempre molto centrale.

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