Fabregas: «Troppa emozione nei primi dieci minuti»

Il tecnico del Como e la sconfitta a San Siro contro l’Inter

«Andiamo a casa zitti e a testa bassa. Ma per giudicare la nostra prestazione, dipende da come si guarda il calcio. E dal mio punto di vista io non vedo grandi differenze tra la nostra partita e la loro».

La prima dichiarazione di Cesc Fabregas a fine gara ribadisce in maniera forte i suoi concetti. «Loro poi hanno due attaccanti fortissimi, di livello molto superiore. E fondamentalmente questo ha fatto la differenza. Ho anche pensato a un certo punto di cambiare modulo, di passare al 5-4-1 per dare più supporto alla difesa, ma poi ho scelto di continuare così, come sappiamo fare. Perchè se devo perdere, preferisco perdere così. E vedere i miei ragazzi tornare a casa dicendo “mamma mia, quanto ancora dobbiamo crescere per arrivare a quei livelli”».

Rete

Il suo Como, insomma, alla fine non lo ha deluso del tutto, anzi gli è anche piaciuto. «Quello che sinceramente mi ha abbattuto è stato prendere il secondo gol in quel modo, su calcio piazzato e in quel momento della partita. Quando noi stavamo giocando, creando occasioni. Ecco, quello mi ha fatto male, non dovevamo farlo, su questo dobbiamo stare attenti».

Non è stato comunque l’unico problema, questo Cesc non lo nasconde. «Certo, concordo sul fatto che abbiamo cominciato male la partita, i primi minuti abbiamo sofferto anche un po’ di emozione comprensibile, un po’ di tensione, prima di riuscire a giocare come sappiamo. Ma ci poteva stare. Poi ho visto la squadra riprendersi bene, anche dopo aver preso gol. In generale mi aspettavo di più dagli esterni d’attacco, che stavolta non hanno fatto la differenza. Ma nel complesso la squadra ha giocato, sia nel primo che nel secondo tempo, anche dopo aver preso il 2-0 abbiamo provato a fare la nostra gara, così come sappiamo fare. E non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Dopo il terzo gol però abbiamo mollato, a quel punto c’era poco da fare».

Morata

Morata dall’inizio, con la speranza che San Siro potesse dargli lo stimolo giusto. «E invece si è fatto male, un problema all’adduttore. E’ presto per dire quanto sia grave l’infortunio, lui già aveva avuto problemi prima della partita con il Sassuolo».

Gli chiedono di Nico Paz, che quando nel secondo tempo si è un po’ acceso ha fatto accendere un po’ di più anche il Como. «Come l’Inter si accende quando si accende Lautaro, come il Barcellona con Yamal. come succede per tutti i giocatori con grandi qualità. Ma la cosa che ho visto nella squadra da un certo momento in avanti è stata la mentalità giusta, quella che voglio io. La differenza l’ha fatta la forza individuale dei loro attaccanti. E per noi in questo senso di strada da fare ce n’è ancora tanta. In ogni caso, dopo una sconfitta del genere dobbiamo parlare poco, e riflettere. Ma è tutto parte del nostro percorso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA