Calcio Como: Facchin, gravi accuse
«Fallo non fischiato apposta»

Sul gol della Juve: «quando ho chiesto all’arbitro perchè non avesse fischiato quel fallo su di me, lmi ha risposto per via del mio atteggiamento»

«Voglio denunciare un fatto gravissimo». Davide Facchin si è presentato così l’altra sera in sala stampa, quando ormai il nostro giornale era andato in rotativa. Mentre filtrava un silenzio prolungato dagli spogliatoi dopo il fischio finale di Como-Juventus Under 23, finita 1-1 con gol dei bianconeri nel finale. Silenzio lungo, forse nel tentativo di far sbollire la rabbia per l’ingiustizia che il Como ritiene di avere subìto.

Il fatto incriminato, che ha scatenato le proteste del portiere e di tutti i suoi compagni, è avvenuto poco prima del gol subito al minuto numero 88. Un fallo commesso su Facchin, non rilevato dall’arbitro che invece ha assegnato un calcio d’angolo alla Juventus: e da quel corner è arrivata la rete del pareggio, purtroppo agevolata anche dalla agitazione dei giocatori del Como che tentavano vanamente di far valere le loro ragioni.

«Di solito a caldo non parlo, perchè non riesco a non farmi prendere dall’emotività della partita – ha detto Facchin -, ma stavolta devo denunciare quello che è successo. Perchè in serie C purtroppo non siamo tutelati dalle telecamere, e questo purtroppo è l’unico modo. Gli errori degli arbitri ci possono anche stare, ma a fine partita quando ho chiesto all’arbitro perchè non avesse fischiato quel fallo su di me, lui mi ha risposto che non lo ha fatto per via del mio atteggiamento».

Il portiere dunque sottintende che il direttore di gara non avrebbe negato il fallo, ma che avrebbe scelto di non fischiarlo perchè indispettito dal comportamento di Facchin. «E’ vero, ho cercato di perdere tempo, quello che era normale fare in un momento così per portare a casa i tre punti, fa parte del gioco», e infatti poco prima il portiere era stato ammonito, «ma l’ho fatto perchè è il mio mestiere, non per prendere in giro l’arbitro. Non c’entra con il fatto che se c’è un fallo va fischiato. E tra l’altro l’addetto della procura federale era lì, ha sentito queste parole dell’arbitro. Ma lo sappiamo come va, loro sentono solo quello che vogliono sentire».

Un’accusa piuttosto grave, tra l’altro Facchin fa riferimento a un episodio accaduto a Meda contro il Renate, quando Marano fu squalificato per due giornate per aver chiesto spiegazioni a partita finita, ovviamente con un po’ di concitazione. Fatto segnalato dalla procura federale.

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