Il calcio cambia: il vademecum delle novità

Una serie di innovazioni regolamentari suscita una diffusa curiosità per il campionato ormai alla partenza

CALCIO

Piccole grandi rivoluzioni. La serie A che sta per partire porterà delle novità regolamentari per certi versi davvero molto innovative, da seguire con curiosità.

Quella più di tutte fa notizia è il cosiddetto “announcement”, l’annuncio, o meglio la spiegazione di determinate decisioni, che l’arbitro illustrerà direttamente dal campo con la sua voce a tutto lo stadio. L’arbitro parlerà per spiegare le decisioni prese dopo un controllo al monitor, dopo la “on field review” cioè la revisione delle immagini sul campo. Ma la spiegazione potrà essere fornita anche dopo un check del Var particolarmente lungo, dopo un gol annullato che richiede un lungo esame per esempio e un colloquio prolungato tra l’arbitro e la sala Var. Sui tabelloni dello stadio continueranno comunque a non comparire le immagini dell’episodio preso in esame, ma solo la motivazione per cui si sta valutando l’azione in questione.

La pena è il corner

Altra regola nuova, che certamente non mancherà di suscitare qualche contestazione, è quella degli “otto secondi”. Il riferimento è al tempo in cui un portiere trattiene il pallone, a partire da quando ha la possibilità di rimetterlo in gioco. Dunque, ad esempio, quando viene effettuata una parata a terra, non viene calcolato il tempo in cui il portiere trattiene il pallone e si rialza, a meno ovviamente che non resti per terra troppo a lungo. Nella normalità dei casi, si comincerà a calcolare da quando ha la possibilità di liberarsi della palla. Scaduti gli otto secondi se il gioco non sarà ripreso l’arbitro fischierà un corner a favore della squadra che attacca. Se un avversario mettendosi davanti al portiere impedirà la rimessa in gioco, il conteggio non sarà valido e verrà fischiato un fallo per ostruzione.

Attenzione particolare verrà data alle proteste, teoricamente sempre da punire con il giallo. Sulla carta, con l’arbitro dovrà parlare solo il capitano per chiedere spiegazioni, in realtà è normale che d’istinto un giocatore possa rivolgersi al direttore di gara, ed è improbabile che tutti quelli che parlano possano essere ammoniti. È prevista però una severità maggiore verso chi eccede nei toni e nelle proteste, non saranno più tollerati i capannelli di giocatori intorno all’arbitro.

Sfera addosso al fischietto

Legata all’arbitro anche un’altra novità: se il direttore di gara colpiva inavvertitamente un pallone, sinora la palla veniva restituita alla squadra che l’aveva toccata per ultima. Ora invece la palla finirà a chi se ne sarebbe impossessato. Anche questa però pare una regola un po’ discrezionale. L’esempio fatto è quello del rinvio del portiere, se la sfera finisce addosso all’arbitro, non tornerà la sua squadra a giocarla ma l’avversario che si presume l’avrebbe respinta.

Infine, il doppio tocco sul rigore da parte di chi lo calcia, che sinora doveva comportare a prescindere l’annullamento del gol, senza ripetizione. Ora in caso di doppio tocco involontario, se il rigore è stato segnato viene ripetuto, se il pallone non è andato in rete, è punizione indiretta per l’avversario. Cosa che avviene invece in ogni caso se il doppio tocco viene giudicato volontario.

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