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Lunedì 26 Maggio 2025
L’assalto a Cesc
La Roma non molla e insiste, ma la società chiude tutte le porte. Adesso spunta De Laurentiis che lo pensa come alternativa ad Allegri se parte Conte
CALCIO
«Tra un anno, dieci anni o vent’anni lavorerò da un’altra parte...». Cesc Fabregas ha detto questo l’altra sera, dopo la gara con l’Inter. Non ha detto domani mattina o il mese prossimo. Poi, è vero anche che fatica a dire quel sì davanti ai microfoni: lo sottintende, ci gira intorno, dice che l’importante è il progetto del Como non lui, rimarca appena può il fatto di aver bisogno di una squadra di qualità superiore per alzare il livello dei risultati. Lo ha fatto anche dopo la partita con l’Inter, sottolineando più volte l’ovvia differenza con una squadra che è finalista di Champions League quasi come fosse necessario spiegarlo, e non ce n’era bisogno.
Che Fabregas sia l’allenatore del Como dell’anno prossimo ormai è chiaro, anche se lui parlava di un annuncio da parte della società che sarebbe arrivato in queste ore, mentre Suwarso ha dichiarato che da parte loro non c’è niente da dire. E in fondo però dire qualcosa sarebbe meglio, quantomeno per evitare ai tifosi di prendersi un colpo, o di irritarsi, praticamente ogni giorno.
Perchè Cesc piace a tanti, e finchè dalla sua bocca non uscirà un sì convinto probabilmente i corteggiamenti continueranno. Nelle ultime ore si è parlato ancora della Roma, addirittura ci sarebbe stato un contatto avvenuto l’altro ieri, sabato, tra il club giallorosso e il Como per poter liberare Fabregas, e la risposta del Como è stata un no. Per Cesc si sarebbe mosso anche il Napoli neocampione d’Italia, De Laurentiis avrebbe sondato il terreno già prima della conquista dello scudetto individuando in Fabregas il possibile candidato al posto di Conte, in caso di partenza di quest’ultimo (favoritissimo Allegri) . Un altro no, ovviamente. Dopo quello già noto al Bayer Leverkusen. E forse anche ad altre società, perchè verso l’allenatore del Como si sono mossi in tanti in questi ultimi mesi.
Per il club biancoblù, del resto, non si tratta di questioni economiche. Nessuna offerta può far cambiare idea, la scelta di Fabregas è quella di un percorso tecnico e umano a cui non si vuole rinunciare. A meno di sorprese e colpi di scena che al momento sembrano comunque molto ma molto improbabili.
Il tormentone però sembra non finire. Forse presto si attenuerà, ma non smetterà. E in fondo c’è da augurarselo, perchè vorrà dire che Fabregas continuerà a ottenere grandi risultati con il Como. E l’anno prossimo, abituiamoci, il corteggiamento nei suoi confronti comincerà probabilmente molto prima di quanto sia accaduto quest’anno. Perchè per tanti club, tutti grandi club peraltro, italiani ed europei, Cesc è l’allenatore top del presente ma soprattutto del futuro. L’ideale per chi vuole costruire un grande progetto. E si muoveranno in tanti per cercare di anticipare la concorrenza, è facile prevederlo. Per ora però, come dice lui, “tra un anno, dieci o magari anche venti...”.
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