
Como calcio / Cantù - Mariano
Venerdì 17 Ottobre 2025
L’occhio del Charlie. «Cantù promossa. Serve Sneed al top»
Basket Dice Recalcati: «Mi sembra ben costruita. Diamogli tempo per trovare i giusti equilibri»
cantù
L’occhio del “Charlie” su Cantù. Sulla nuova Cantù, ovviamente, che domenica scorsa ha visto dal vivo battere Reggio Emilia a Desio. Era ospite della società, che prima della partita lo ha omaggiato di una maglia celebrativa per i suoi 80 anni, compiuti recentemente.
Giudizio complessivo di Carlo Recalcati sulla squadra? «Mi sembra ben costruita, ma come tante altre è alla ricerca della propria identità. Vale soprattutto per Cantù, che arriva dalla A2, e ha cambiato il 60% del roster. Serve tempo».
Tempo
E di tempo ne serve un po’ a tutti: «Molto dipende dalla personalità dei giocatori, in alcuni casi i tempi si possono accorciare. Ma serve tempo a loro per conoscersi e all’allenatore per valutare la chimica di squadra. E questo si può fare solo strada facendo, valutando e anche sperimentando».
Scendendo più nel dettaglio, la bandiera canturina ed ex ct della Nazionale, ha preso un paio di appunti mentali. «Due punti su cui non si può derogare», specifica Recalcati. Il primo, è la crescita di Sneed, il colpo di mercato di Cantù: «Serve che offra per tutta la partita una versione di sé stesso pari a quella del secondo tempo. Nel primo mi ha un po’ stupito: dopo un passaggio che Ballo non ha controllato, è entrato in polemica con tutti. Ma devo dire che è cresciuto dopo l’intervallo, risultando utilissimo, essendo un giocatore dal grande potenziale».
Un’altra considerazione tecnica, Recalcati l’ha fornita sull’utilizzo dei lunghi: «Mi è piaciuta la versione di Cantù con i due “4” in campo, Basile e Ajayi. Basile soffre un po’ con i pivot classici, come possono essere Ballo o Okeke. Se invece ha la libertà di giocare, di svariare dentro e fuori area, diventa pericolosissimo per gli avversari. Posto che, difensivamente, mi pare che Ajayi sia più indicato per marcare i pari ruolo, tutto questo è materia per Brienza. Serve una varietà di rendimento tra i pivot e il “4”, oppure tra i due “4” in campo, senza che uno eluda l’altro. Quando aumenterà il rendimento di queste coppie, allora Cantù migliorerà».
Non mancano altri spunti positivi: «Bortolani non lo scopriamo oggi: è un tiratore affidabile, lui sa quanto vale e quanto può dare alla squadra. Un giocatore così, in quintetto con Moraschini e un play, può anche fare l’ala piccola». Recalcati ha anche rivisto il De Nicolao dei bei tempi: «Può essere decisivo pur non giocando tanto, l’ha sempre fatto e ha anche vinto un campionato così. Una bella conferma».
Altro
Altro da sistemare? «Il vero Gilyard si è visto solo a sprazzi, mi aspetto ovviamente di più anche da Bowden. Ma con Moraschini, uno che sa aggiustare i quintetti giocando da “1”, “2” e “3”, Brienza può anche permettersi di “aspettare” il miglior Bowden».
In definitiva, per Recalcati «bisogna ancora dare tempo e fiducia a Cantù. Cantù, così come tante altre squadre che hanno cambiato tanto in estate, le scopriremo davvero solo con il passare delle giornate».
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