
( foto Cusa)
Fabregas ha schierato nelle prime due gare la squadra iniziale con una media di 24 anni e mezzo. Gioventù significa anche inesperienza e alti e bassi
CALCIO
Gli ultimi arrivi, Diego Carlos e Stefan Posch, hanno alzato un po’ l’età media della rosa. Ma il Como resta una delle squadre che in questo inizio di stagione ha messo in campo la rosa più giovane. E anche questo è un elemento da tenere in considerazione nel valutarne i risultati, pensando per esempio alla partita di Bologna.
Non che l’età sia necessariamente correlata al rendimento, i fattori sono ovviamente tanti. Con la squadra della stessa età il Como ha strapazzato la Lazio così come ha perso contro i rossoblù. Però l’esperienza in alcune situazioni può contare almeno quanto le qualità individuali, se non anche di più. Valutando anche il fatto che molti dei giocatori del Como, giovani e non, conoscono poco, qualcuno per nulla, la serie A italiana. Altro fattore che in una partita come quella di Bologna, così come in altre che potrebbero arrivare, può avere decisamente il suo peso.
Dopo il Parma, che è la squadra con la rosa più giovane del campionato con un’età media che non arriva ai 24 anni, il Como è quella che ha schierato nelle prime due gare l’undici iniziale con l’età più bassa, 24 anni e mezzo. Questo pur essendoci in campo dall’inizio tre trentenni, Butez, Vojvoda e Kempf, il che la dice lunga. A parte Douvikas, 26 anni, tutti gli altri erano sotto i 25, Paz e Ramon i due più giovani ne hanno 20. Di fronte a una squadra con una media iniziale di tre anni in più, che nel calcio non sono pochi.
Ora, secondo i dati ufficiali la rosa del Como risulta con un’età media di 26 anni, ma in questo calcolo rientra anche un trentacinquenne come Vigorito, un quasi trentenne come Cerri - che è rimasto al Como ma non dovrebbe avere chissà quali spazi - mentre di fatto i giocatori che abitualmente saranno convocati sono mediamente più giovani, dunque il calcolo è comunque più basso.
E in ogni caso rimane una rosa mediamente giovane. Del resto rispetto all’anno scorso se ne è andato qualche ultratrentenne, come Iovine e Gabrielloni per esempio, lo stesso Cutrone è più vicino ai trenta che ai venti.
Basti pensare che già in queste prime giornate di campionato due squadre, Napoli e Inter, hanno schierato formazioni con età media over trenta, ma anche una neopromossa come la Cremonese gioca con un’età media di 28 anni. Il target medio è tra i 26 e i 27.
Generalmente chi arriva davanti a tutti non lo fa con una squadra particolarmente giovane, questo si sa. E del resto lo stesso Como ha scelto di inserire due difensori esperti, oltre al giovane talento Ramon, anche per questo.
Pur restando sull’idea di una linea verde su cui costruire il futuro, il reparto arretrato adesso è decisamente in mano a un blocco di trentenni: Butez, Kempf, Goldaniga e Carlos, lo stesso Posch ne ha 28, l’unico baby è Ramon. E a questo punto di esperti over 30 ce n’è comunque in tutti i reparti, i due esterni Vojvoda, 30, e Moreno, 33, a centrocampo c’è Sergi Roberto, 33, in attacco il trentaduenne Morata.
Resta il fatto che Fabregas spesso prediligerà, come ha già fatto, la giovinezza. Con tutti i vantaggi che questo comporta, in termini di intensità fisica, e con i possibili rischi di inesperienza e di alti e bassi, da mettere in conto.
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