Tutti i record di Cantù in serie A

Statistiche La fotografia che vuol essere stimolo e auspicio per la S.Bernardo al ritorno nel massimo campionato

Cantù

Trentacinque anni fa tondi tondi, o giù di lì visto che balla qualche mese di differenza. È infatti il 28 gennaio 1990 quando si gioca la partita in cui Cantù fa registrare una serie di record di squadra che si sono conservati intatti sino ai nostri giorni. Ovviamente tutti i riferimenti sono alla Cantù di serie A e dunque appare doveroso rievocarli all’alba di una stagione che vedrà di nuovo il club brianzolo nel massimo campionato. Come fossero da stimolo e d’auspicio al tempo stesso.

E allora introduciamo quella sfida, innanzitutto contestualizzandola. Al Pianella, in occasione della quarta giornata di ritorno del campionato 1989-90, la Vismara ospita la Neutroroberts Firenze.

Il team di casa è allenato da Carlo Recalcati (si tratta della sua sesta e ultima annata sulla panchina brianzola) e lotta per le primissime posizioni. Tanto da chiudere poi al terzo posto la regular season, superare 2-1 Torino (prima classificata in A2) nei quarti di finale playoff per poi arrendersi 0-2 in semifinale alla Ranger Varese, con gara-2 a Cucciago sospesa (e mai più ripresa) per intemperanze del pubblico.

È la Vismara di Marzorati, Bosa, Rossini, Gianolla, Pessina, Gilardi, De Piccoli, Milesi e dei due Usa, Mannion e Bouie. Una grande squadra, insomma... La formazione toscana guidata da Rudy D’Amico è invece coinvolta nella lotta per la salvezza e riuscirà a mantenere la categoria, classificandosi terzultima (giù le ultime due, ovvero Desio e Montecatini, con quest’ultima che chiude la stagione regolare con gli stessi punti di Firenze) e agguantando i playout che decreteranno la retrocessione dell’Arimo Bologna (la Fortitudo) che pure in campionato aveva ottenuto 12 punti in più della Neutroroberts. Non certo una squadra materasso quest’ultima poiché può permettersi eccellenze quali gli americani Kea e Anderson e almeno un paio di italiani di livello tipo Vecchiato e Sonaglia.Insomma, non uno sparring partner destinato a immolarsi, bensì una rivale come si deve (all’andata in Toscana, Cantù ha vinto solo di 6).

Veniamo al dunque. Il retour-match termina 125-101. Ebbene, quell’incontro sancisce - come si accennava - tutta una serie di record mai realizzati da una squadra recante le insegne Pallacanestro Cantù. Intanto, quello dei punti segnati; dopodiché sia quello del maggior numero di conclusioni da due punti tentate (47) sia della miglior percentuale realizzativa (81%); e poi, ancora, il maggior numeri di tiri complessivamente (incluse dunque anche le triple) tentati (51) e la relativa miglior percentuale di realizzazione (75%).

Insomma, cinque primati che tuttora resistono vengono siglati in quell’occasione. Davvero tanti, soprattutto se si pensa che tutti gli altri sono distribuiti su più partite, eccezion fatta per un Polti-Jcoplastic Napoli del 1994-95 (ma in serie A2) che ne ha provocati un paio: il maggior numeri di tiri liberi sia tentati (49) sia realizzati (40).

Infine, una curiosità legata a fatti più recenti: il 14 aprile 2019, Cantù fa segnare il proprio record assoluto di rimbalzi difensivi catturati (45): accade al Taliercio di Mestre contro la Reyer Venezia in un match perso per 94-90.

Inoltre, nel corso del campionato 2019-20 (poi sospeso), la S.Benardo-Cinelandia eguaglia il primato societario di stoppate inferte a una rivale: 9 contro Cremona il 3 novembre in trasferta in un incontro vinto per 78-54. Nel corso della propria storia era accaduto in altre quattro occasioni.

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