Calcio / Lago e valli
Venerdì 14 Novembre 2025
Difesa formato famiglia. Padre e figlio in campo sono i centrali del Dongo
Calcio Christian (47) ed Enea (23) Cetta giocano insieme da tre anni nella squadra di Seconda: «Noi sempre d’accordo, tranne che su cose di campo»
gravedona
Quello dei lariani di Gravedona ed Uniti Christian ed Enea Cetta non è un caso unico, ma rappresenta una rarità nel mondo del calcio e probabilmente più in generale dello sport agonistico. Raramente nella stessa squadra giocano papà e figlio e loro rappresentano proprio questa eccezione. Una carriera spesa in alto lago sul confine tra le province di Como e Sondrio. E proprio a fine anni ‘90 nella vicina Valtellina si è verificato un esempio simile quando il Delebio annoverava Sandro Tavani nel doppio ruolo di allenatore-giocatore e i figli Paolo e Davide come calciatori.
Passione
Ma torniamo alla famiglia Cetta e alla passione per il calcio trasmessa da Christian, 47 anni compiuti lo scorso settembre, ad Enea, 21 festeggiati a giugno, entrambi difensori e spesso impiegati come coppia centrale. L’amore per il gioco più bello del mondo è solo una delle tante cose che li unisce, sono loro i primi a confessare che il rapporto che li lega va oltre, anche ai legami famigliari. Un legame speciale, di amicizia che trova nell’amato calcio un motivo di condivisione.
La maglia del Dongo e il girone V di Seconda categoria rappresentano il presente e probabilmente anche il futuro: «In questa stagione dobbiamo salvarci e gettare le basi per puntare più in alto nella prossima – ci dice Christian -. È un gruppo di bravi ragazzi e io cerco di portare la mia esperienza, di fare da chioccia insomma. Con questi ragazzi facciamo anche tornei insieme e quando si è presentata la possibilità di tornare a giocare a Dongo ho chiesto ad Enea se fosse d’accordo. Fortunatamente siamo molto affiatati, litighiamo veramente poco e le poche discussioni sono legate ad aspetti da campo». La carriera di papà Cristian è quasi infinita, ma a dispetto di tante stagioni da protagonista sono relativamente poche le maglie indossate. Gravedona, Piantedo, Cosio, Menaggio e poi nell’ultimo decennio ancora Piantedo due volte, nel mezzo Dongo, poi Valchiavenna, di nuovo Dongo, Alto Lario, Valchiavenna e infine Dongo. Per Enea invece Alto Lario, una breve parentesi alla Valchiavenna e quindi Dongo. Padre e figlio hanno cominciato a giocare insieme proprio tre stagioni fa.
Orgoglio
«Per me è un orgoglio giocare a calcio in categoria con papà – ammette Enea – e in campo ci compensiamo. Abbiamo caratteristiche simili fisicamente e nel gioco aereo, ma siamo opposti come carattere». «Enea è una testa calda – irrompe bonariamente papà Christian -, mentre io sono più riflessivo. Sono pacato, cerco sempre di fare da paciere, mentre lui è più aggressivo».
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