Sciascia ora fa gol in Australia. Tutto grazie a un escamotage

Calcio L’ex difensore del Cassina Rizzardi è in una squadra di terza divisione. Quella sua bugia su Facebook: «Ho giocato due anni nella Serie D italiana»

bulgarograsso

Da Bulgarograsso a Perth, passando per Sidney: è questo il viaggio di Pietro Sciascia, 22 anni ed ex calciatore del Cassina Rizzardi, che lo scorso agosto ha lasciato Como per approdare in Australia.

Imparare l’inglese e vivere un’esperienza lontano da casa, questi i motivi che hanno spinto Pietro a salutare l’Italia.

Ma il destino aveva in serbo un’altra partita da giocare: dopo cinque mesi a Sydney, lontano dai campi di calcio, cresce in lui la voglia di riallacciarsi gli scarpini.

L’interesse del Gosnells City

Ad aiutarlo è Luca Olivieri, ex Ternana, che propone a Pietro di spostarsi a Perth per cercare squadra. Si allenano per giorni con la Stirling Macedonia, club di Npl, seconda serie australiana, ma una regola riguardante gli stranieri impedisce il tesseramento del giovane comasco.

A quel punto Pietro, senza conoscenze all’interno del panorama calcistico della zona, sceglie una strada alternativa per attirare a sé l’interesse dei club locali: «Ho giocato due anni nella Serie D italiana con il Casarano e il Nardò, altri due anni in Eccellenza con l’Ardor Lazzate» così recita l’annuncio pubblicato su Facebook da Pietro, che in realtà non ha mai vestito la maglia delle squadre appena citate.

Il difensore classe 2002, infatti, ha giocato due anni nel Cassina Rizzardi, vincendo il campionato di Seconda categoria nella stagione 2022/2023 e conquistando la salvezza in Prima categoria l’anno successivo.

Un escamotage con cui si guadagna l’attenzione di diverse squadre, in particolare del Gosnells City, che lo mette sotto contratto.

Inizia così, dunque, l’esperienza di Sciascia nella terza serie australiana, la State League 1, dove finora ha giocato le prime cinque partite da titolare, dopo essersi guadagnato la fiducia di allenatore e compagni con tre gol nella Night Series, il torneo precampionato.

«Non sono venuto in Australia per giocare a calcio – racconta - prima di partire avevo provato a capire come funzionasse il calcio qui, ma non trovavo molte informazioni. Il mio sogno è sempre stato quello di giocare all’estero e parlare inglese con i miei compagni di squadra. Mi fa sorridere che i miei genitori e i miei amici possano vedermi in diretta tv e che le partite siano quotate sui siti di scommesse».

«Qui serve tanta corsa»

In questi mesi Pietro ha potuto toccare con mano le differenze tra il calcio italiano e quello australiano: «Qui il gioco è molto fisico, serve tanta corsa, ma c’è meno tattica e tecnica. Si gioca con temperature altissime, oltre i 40 gradi. Anche l’approccio alle partite è diverso, mi piace che dopo le partite le squadre mangino insieme all’interno del centro sportivo, anche gli arbitri si fermano con noi».

Dirette tv, spalti gremiti, strutture moderne e un ambiente simile al professionismo, tutto ciò che Pietro Sciascia sta vivendo in questa prima esperienza calcistica oltreoceano.

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