Cantù, a Reggio Emilia
una partita spartiacque

Brianzoli in campo questa sera alle 20.45 in trasferta in uno dei tre anticipi della terza giornata di ritorno. Le due squadre appaiate in classifica a ridosso della zona playoff: vincere significherebbe alimentare ambizioni.

A Reggio Emilia non è che, tradizionalmente, Cantù abbia chissà quali precedenti favorevoli. Perché nelle 24 occasioni in cui la sfida è andata in scena nella città del Tricolore, i successi brianzoli sono stati soltanto 7, a fronte di 17 sconfitte. Vero che nell’ultima circostanza - più o meno un annetto fa visto che si è giocato il 10 febbraio - l’allora S.Bernardo si è imposta 99-89 (con 32 punti di Jefferson e 29 di Gaines) ma ciò non toglie che il palazzetto di via Gualco resta uno di quelli ostici per Cantù, a prescindere.

Quel Ragland in più

Questa sera (palla a due alle 20.45) in uno dei tre anticipi della terza giornata di ritorno, le contendenti si danno appuntamento al “Bigi” condividendo la stessa posizione di classifica. In realtà, volendo spaccare il capello, nella parità a tre a quota 16 che comprende anche Trento, la S.Bernardo-Cinelandia occupa il 10° posto precedendo la Grissin Bin (con i trentini del coach canturino Nicola Brienza, dodicesimi) rispetto alla quale ha disputato una gara in meno avendo già osservato il proprio turno di riposo (proprio in corrispondenza della scorsa giornata).

Un ex aequo in graduatoria che non corrisponde invece affatto alla sensibile disparità di budget che caratterizza le rispettive disponibilità economiche dei club, visto che quello biancorosso tende a essere a ridosso di quelle società che più hanno investito sul mercato (a proposito, pare essere stato raggiunto ieri l’accordo con l’esterno Will Cherry proveniente dall’Eurolega, maglia Olympiacos).

All’andata a Desio i biancoverdi vennero suonati (-17) dai biancorossi (una «sculacciata» l’ha definita l’altro ieri coach Cesare Pancotto), ma rispetto ad allora, il team di Brianza presenta un’altra faccia. Intanto per la crescita - sia di ordine tecnico-tattico sia per quanto concerne la maturità e l’esperienza - dei suoi giovani interpreti e poi per l’aggiunta di Joe Ragland. Con lui, infatti, è aumentato il ritmo e ciò è giovato in particolare a Clark e Burnell e ora c’è maggior confidenza da parte degli esterni (eccezion fatta forse per Young). Del resto, i vantaggi che vengono creati soprattutto da Ragland portano alla finalizzazione da parte dei suoi compagni, Clark in primis. L’atletismo già c’era, così come pure una discreta dose di talento, e con il nuovo play ecco che la S.Bernardo-Cinelandia ha trovato una sua nuova dimensione. Inoltre, quest’aggiunta avrebbe altresì fatto cambiare in corso d’opera prospettive/ambizioni.

E, in quest’ottica, l’odierno confronto diretto potrebbe consentire ai brianzoli di metter lì un ulteriore mattoncino intanto per una più solida costruzione della salvezza e in secondo luogo per assecondare, casomai, qualche velleità un tantino più audace. Tra l’altro, on the road Cantù è in striscia aperta di tre vittorie (nell’ordine, a Trieste, Pesaro e Milano) e quando c’è da farsi notare lontano da casa non si tira certo indietro come testimoniano i cinque successi esterni colti in otto partite. Insomma, fiducia.

Grissin Bon ai raggi X

Quanto alla Reggiana - sesto attacco più prolifico ma quartultima per rimbalzi catturati - il quintetto dovrebbe comporsi con il play Mekel (12 punti e 5 assist), la guardia ex Cantù (a scoprirlo portandolo qui nel 2014 fu proprio l’attuale gm Daniele Della Fiori) Johnson-Odom (14.6 punti), l’ala Fontecchio (9.8 punti e il 42% al tiro da 3), l’ala forte Upshaw (11.7 punti e 6 rimbalzi) e il centro Owens (11+5.6). Dalla panca entrano gli esterni Vojvoda (9 punti), Candi e Poeta e il lungo Pardon.

Briciole, invece, a livello di minutaggio, per Infante (che intanto andrà a Mantova in A2) e Diouf.

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