Fortunato: «Io settimo, ma punto di più a una tappa»

Alla Vuelta di Spagna Lorenzo è messo bene in classifica generale dopo le prime nove frazioni. «Soddisfatto di quanto fatto sinora e della posizione in graduatoria, eppure ambisco a un traguardo di giornata»

CICLISMO

«Il primo bilancio è positivo. Ho colto un terzo posto di tappa al termine di una fuga e ieri (domenica, ndr) sono arrivato nei dieci. Inoltre sono settimo in classifica generale. Insomma, sono contento». Lorenzo Fortunato risponde al telefono durante il pomeriggio del giorno di riposo della Vuelta di Spagna trascorso a Pamplona. La corsa iberica riprenderà oggi con la decima frazione nella Navarra - a ridosso del confine francese - che prevede l’arrivo in salita a Larra Belagua e il corridore erbese sembra decisamente su di giri.

Anche se, lo stuzzichiamo, quella terza piazza nella terza tappa poteva essere qualcosa di più... «Vero, ma non ho rimpianti per quel terzo posto che al massimo poteva trasformarsi in un secondo, perché quel giorno Vine andava troppo forte e non avrei mai potuto impormi».

«Vedrò giorno per giorno»

Tutto quel tempo perso nella cronosquadre (Xds Astana penultima tra le 23 squadre al via, con un ritardo di 1’35” dalla Uae) del giorno precedente sembra però averla penalizzato parecchio in ottica classifica generale.

«Certo che mi ha penalizzato, ma se sono riuscito a entrare nella fuga è stato proprio a causa di quel distacco accusato. Nel senso che così non facevo troppa paura agli uomini di classifica. Alla fine però sono riuscito a recuperare, e pure con gli interessi, quello che avevo perso il giorno prima».

Alla vigilia della corsa aveva confidato di voler puntare a una vittoria di tappa senza curare la classifica generale. E ora che è settimo? «Adesso vedrò giorno per giorno. Io sono ancora convinto di battermi per le tappe e se mi renderò conto di non aver la condizione per restare con i primi, mi staccherò proprio per non spendere eccessivamente. Di certo, non mi staccherò apposta...».

«Quattro gli arrivi nel mirino»

Chiudesse settimo a Madrid sarebbe soddisfatto? « Lo sarei sicuramente perché non mi sono mai piazzato tra i primi dieci al termine di un grande Giro. Ma tornando al mio obiettivo principale, questa settimana ci sono un paio di arrivi davvero molto tosti in salita che mi si addicono, così come in quella successiva ne ho individuati altri due». Che podio crede si comporrà a Madrid? «Vingegaard sul gradino più alto, non ci sono dubbi. Al suo fianco potrebbero esserci Almeida e Ciccone».

Una sua convocazione per il prossimo durissimo Mondiale in Ruanda viene ormai data per assai probabile. Ha anche lei questa convinzione? «Con questo trend tutto lascia credere che sarò chiamato a correre il Mondiale, sia per cercare il risultato sia per stare in appoggio a Ciccone che è il leader designato. Ma ci penserò poi, perché ora il mio pensiero è solo a questa bellissima Vuelta».

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