Tra storia e futuro. Il Cc Canturino è più vivo che mai

Ciclismo A Novedrate il Gala dello storico club gialloblù a sancire la chiusura ufficiale di una stagione. Prima di passare il testimone ai nuovi volti per il 2024

Il nome Gala - a schermirsi sul palco è lo stesso presidente del Club Ciclistico Canturino 1902, Paolo Frigerio - è a dire di quest’ultimo forse un po’ troppo.

Di certo, però, l’annuale festa della squadra ciclistica di Cantù che per il terzo anno consecutivo s’è svolta all’oratorio San Giovanni Bosco di Novedrate ha saputo radunare ben 160 partecipanti, con nomi di rilievo del pedale presente e futuro – due su tutti, Simone Petilli e Alessandro Fancellu, che proprio al Canturino 1902 hanno spiccato il volo verso il professionismo – a raccontare una storia sportiva tra le più longeve della città, e non soltanto.

Affettato, lasagne, costine, salamelle e patatine fritte nei piatti inquadrano bene lo spirito informale, ma soprattutto familiare, di un evento che ha messo assieme sponsor, atleti, famiglie di questi ultimi e i volontari, tanti e appassionati, che seguono la squadra gialloblu.

Grassi e Ferrari

Sul palco, a dettare i tempi, il responsabile dei servizi sportivi del quotidiano la Provincia di Como Edoardo Ceriani, con i saluti iniziali del sindaco del paese, Serafino Grassi, del sottosegretario all’Interno Nicola Molteni e dell’assessore canturino Matteo Ferrari a dare il senso della territorialità dell’impegno della società canturina.

«Onorato e orgoglioso della storia del Club Ciclistico Canturino 1902», Molteni ha indossato con piacere la maglia della squadra, con il pensiero a quel nonno mai conosciuto che ne fu dirigente ormai tanti decenni fa e quel richiamo alla «canturinità» che soltanto chi a Cantù ha le sue radici è in grado di afferrare appieno.

L’assessore Ferrari, che tra le tante è un appassionato triatleta, parte dall’amore dei numerosi “pedalatori” della città («È davvero un orgoglio per me trovare tanti ciclisti in maglia gialloblù sulle strade quando faccio i miei allenamenti», ha raccontato) per sottolineare l’attaccamento di Cantù alla sua storica formazione.

Dalla consigliera della Federazione ciclistica della Lombardia, Lucia Trevisan, il plauso per la scelta di unire agli Juniores maschili una squadra tutta in rosa: «Con lo sport, e grazie a società come il Canturino, le donne sono valorizzate per quel che valgono», ha affermato prendendo spunto dalla Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Dopo i tanti ospiti che si sono susseguiti sul palco, ecco l’appuntamento clou della serata, con la consegna dell’Aquila d’oro ad Angelo Porro premiato non tanto per il suo essere fiero condottiero della Bcc di Cantù o della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, quanto per l’amicizia, la vicinanza e l’affetto da sempre dimostrato per il Canturino 1902.

Gli uomini del consiglio

Pensiero conclusivo per quel consiglio direttivo composto dal vice presidente vicario Maurizio Cozza, dai vice Mauro Viotti e Fortunato Montino e dai consiglieri Lino Arnaboldi, Salvatore Bruno, Simone Colombo, Gianluca Domini, Paola Frigerio, Luca Gatti, Rolando Mascheroni, Marco Molteni, Gianfranco Romanò, Umberto Vercellini e Federico Viotti in assenza del quale difficilmente il Canturino 1902 sarebbe quel che è.

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