La “Effe” tra alti e bassi. Brutta bestia per Cantù

Basket A2 Regular season travagliata quella di Bologna che ha chiuso solo ottava e ha dovuto ricorrere ai play-in

cantù

Un’avversaria che molti (tutti?) avrebbero voluto evitare. Una squadra che ha anche - oggettivamente - avuto alti e bassi clamorosi nel corso della stagione. Un’avversaria che, a questi playoff, arriva “di rincorsa”, grazie alla vittoria, bella e convincente, ottenuta ai playin contro Pesaro.

Non è stata una stagione super per la Fortitudo, che domani sera sarà di scena al PalaFitLine di Desio per affrontare Cantù per la prima sfida dei quarti di finale playoff. Per la stampa bolognese è addirittura stagione nata storta. Ma è pur sempre la Fortitudo e le aspettative di una piazza numerosissima e appassionata sono sempre altissime.

L’illusione delle sette di fila

Gli alti e bassi del campionato sono sotto gli occhi di tutti. Ha avuto crisi evidentissime all’inizio e alla fine, mentre l’impatto di coach Attilio Caja è stato prezioso per recuperare terreno. A un certo punto - soprattutto dopo aver battuto Cantù al PalaDozza a fine gennaio -, qualcuno aveva un po’ frettolosamente ipotizzato un gran finale dei felsinei, addirittura indicandoli come la vera antagonista di Udine.

La realtà è che per la Fortitudo è stata una stagione molto travagliata. La partenza lenta, l’esonero di coach Devis Cagnardi, l’arrivo di un re Mida come Attilio Caja e una finale con il motore inceppato: 42 punti, ottavo posto e la necessità di disputare i playin per accedere ai playoff, in una stagione in cui mai, se non nel filotto di 7 vittorie consecutive, ha dato l’impressione di poter rientrare in gioco per le primissime posizioni.

È stato anche un campionato condizionato da tanti infortuni. Come quello allo statunitense Kenny Gabriel – giocatore di talento, ma che viaggia a corrente alternata -, simbolo degli up and down della formazione bolognese, all’interno delle partite e, in generale, in campionato.

C’è da sperare che contro Cantù non si veda il Gabriel, quasi immarcabile, ammirato contro Pesaro martedì sera. Anche l’altro americano Deshawn Freeman ha avuto qualche problemino fisico che l’ha un po’ condizionato nel corso della stagione. A proposito dei due Usa: bravo chi li saprà distinguerli in campo, entrambi con una capigliatura “rasta”, con i capelli legati a coda…

In casa quattro volte ko

Altro giocatore rientrato in tempo per i playoff, dopo un lunghissimo infortunio, è l’ex canturino Pietro Aradori, uno che in A2 può fare ancora la differenza. E, per stare sull’attualità, c’è Vencato in dubbio per domani sera. Ma il roster è lungo, con 11 giocatori veri, anche se di fatto Caja tende a sfruttarne qualcuno in meno.

Altro dato da sottolineare, in una serie playoff, è quello delle sconfitte in casa. Tra le partecipanti ai playoff, Cantù e Fortitudo sono quelle che hanno perso meno partite nei propri palazzetti. Quattro ko interni per Cantù, altrettanti per Bologna. Tutte le altre, hanno perso di più: otto battute d’arresto per Urania Milano, sei per Rimini, Rieti e Cividale e cinque per Forlì.

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