L’importanza di Paz. Tra gol e assist incidenza del 100%

L’incredibile statistica che riguarda il fantasista argentino del Como

Cento per cento di incidenza nei gol del Como in campionato. L’apporto di Nico Paz ai risultati di queste prime giornate è veramente totale, tre gol e tre assist.

Un trend cominciato subito, dalla gara contro la Lazio, quando servì il pallone per la prima rete di Douvikas e poi con un gol straordinario su punizione chiuse definitivamente la partita.

Splendido anche il gol dal limite segnato contro il Genoa, così come entrambi gli spunti che hanno portato ai due gol di Firenze: la punizione pennellata per la testa di Kempf come il lancio che Addai ha poi trasformato nella rete della vittoria.

Contro la Cremonese, ancora lui, con un altro bel gol.

Fabregas a fine partita ha giustamente ricordato come il Como sappia vincere e segnare anche senza Paz, come è successo in Coppa Italia.

Ma non c’è dubbio che nella sua squadra, in cui la prima punta non ha per scelta il classico ruolo di bomber finalizzatore tanto che si può anche giocare senza - è accaduto nel secondo tempo con la Cremonese, ma anche più di una volta l’anno scorso nelle formazioni titolari -, con un attacco che punta più sulla partecipazione corale, il vero solista è lui, il numero dieci. Un limite per il Como? No, avercene di giocatori così incisivi e con queste qualità. Sicuramente un’arma in più che tante squadre non hanno.

E Paz si sta decisamente avviando sulla strada dei grandi numeri dieci della storia, che alla fantasia e ai piedi d’oro uniscono anche le capacità da bomber, oltre a quelle di uomini assist.

Dovessimo scommettere oggi sul nome del capocannoniere stagionale del Como lui è certamente il primo candidato. E il suo nome sarà spesso tra quelli più in alto nei marcatori della serie A.

L’anno scorso Nico chiuse la stagione con sei reti e nove assist, tre gol sono quelli che fece in tutto il girone di andata: i numeri della sua crescita in questo senso parlano da soli.

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