(Foto di Cusa)
Si è spento a 59 anni l’ex giocatore e coach della Como Nuoto. In lutto anche la Libertas Cantù
A stroncarlo è stata una lunga ed estenuante malattia, perché sennò Stefano “Tete” Pozzi non se ne sarebbe mai andato. Invece s’è spento oggi, a 59 anni, attorniato dai suoi affetti più cari e dalle donne della sua famiglia.
Tete è la Como Nuoto, non ci sono dubbi. Lui che da piazza Croggi s’è trovato a fare di tutto in viale Geno: nuoto, pallanuoto, allenatore e anima della società della Ranetta. Tra i suoi più grandi trionfi, la promozione in A1 delle Rane Rosa, le sue Rane Rosa, e il ritorno in A2 della squadra maschile.
Abbandonata l’avventura a bordo vasca, Pozzi si è dato con risultati altrettanto esaltanti alla pallavolo, con la Libertas Cantù, dove ha fatto il team manager e si è occupato della rinascita del settore giovanili.
Con i giovani c’è sempre stato, vista anche la sua professione di insegnante di Scienze Motorie.
Oggi la squadra maschile della Como Nuoto ha giocato con un cuore nero sul petto e domani anche le Rane Rosa hanno in programma un omaggio allo storico allenatore.
La camera ardente, per espressa volontà, da domattina alle 9 nella darsena di viale Geno.
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