Tutto vero, Ragland torna a Cantù
È il regalo di Cinelandia ai tifosi

Annunciato l’ingaggio del play Usa, pagato interamente da parte dello sponsor. La squadra canturina cambia intanto il proprio nome in San Bernardo-Cinelandia Cantù

Joe Ragland viene dunque di nuovo imbarcato in corsa a bordo del convoglio canturino. È infatti la seconda volta che accade. La prima, nella primavera del 2013 (il mese di aprile era ormai agli sgoccioli) quando l’allora Lenovo allenata da Andrea Trinchieri si assicurò il play americano (ma di passaporto liberiano) nativo di West Springfield - a quel tempo 24enne - per provare a far compiere un significativo salto di qualità in un ruolo in cui Jerry Smith e Jonathan Tabu convincevano sì ma fino a un certo punto. E siccome si stava per affrontare i playoff, ecco l’idea dell’aggiunta.

Ragland - prelevato dal Murcia arrivò giusto in tempo per l’ultima di regular season - partita vinta da Cantù a casa della Virtus Bologna per 79-69 con 16 punti di Joe in 23’ - dopodiché, appunto, i playoff nei quali Cantù entrò da settima per eliminare nei quarti di finale il Banco di Sardegna in gara-7, salvo poi arrendersi a Roma, in semifinale, sempre in gara-7.

E ora eccoci alla seconda volta di rincorsa, con Cantù che con estremo realismo stavolta deve innanzitutto pensare a portare a casa la pelle, vale a dire deve principalmente badare a salvarsi nella stagione in cui saranno due le squadre che retrocederanno in A2.

Tra le due di volte che abbiamo descritto, anche un’annata in Brianza da cima a fondo, vale a dire dall’inizio alla fine. Si è trattato della 2013-14 nell’Acqua Vitasnella allenata da Pino Sacripanti che si piazzò terza in regular season per poi essere subito eliminata (da Roma per 3-0) nel primo turno playoff.

Ragland, che nel frattempo ha compiuto 30 anni, dopo aver lasciato questa terra ha fatto tappa via via a Milano, in Turchia, ad Avellino, in Russia e in Serbia. Proprio lì, alla Stella Rossa Belgrado, ha giocato la stagione scorsa fino a quando un infortunio l’ha costretto a fermarsi.

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