
(ANSA) - ROMA, 09 MAG - "Con la pubblicazione del decreto direttoriale del 7 maggio 2025, che definisce i contingenti per la seconda procedura di incentivazione ai sensi del DM FER2, il Governo conferma un'inspiegabile assenza: nessuna previsione per le tecnologie eoliche offshore, né galleggianti né su fondazioni fisse. Un'assenza tanto più grave in considerazione del fatto che il calendario delle aste per l'eolico offshore era atteso, come ufficialmente comunicato dagli organi competenti, entro il 31 marzo scorso e del fatto che nell'impianto stesso del Fer2 l'eolico offshore rappresenta il 90% della capacità da mettere in asta". Lo afferma in una nota il presidente di Aero, Fulvio Mamone Capria.
Una scelta che l'Associazione Aero "ritiene grave e incomprensibile", aggiunge Mamone Capria che chiede al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica di "chiarire pubblicamente le ragioni di questa esclusione e fornire un cronoprogramma certo per l'attivazione di procedure dedicate; incrementare in modo strutturale il contingente riservato all'offshore già a partire dal 2025, colmando il grave ritardo rispetto agli altri Paesi europei; assicurare che le future aste includano requisiti tecnici e tempistiche compatibili con le specificità dell'offshore, evitando soluzioni pensate per altre tecnologie".
"Senza una programmazione concreta e ambiziosa - conclude - l'Italia rischia di perdere la sfida industriale dell'eolico in mare, di non centrare gli obiettivi del Pniec e di rallentare drammaticamente il processo per il raggiungimento dell'indipendenza energetica del Paese, rinunciando a migliaia di nuovi posti di lavoro, investimenti diretti esteri e benefici ambientali chiaramente misurabili". (ANSA).
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