All'Europa dello spazio 22 miliardi di euro

Ha raggiunto la cifra record di 22 miliardi di euro il contributo all' Agenzia Spaziale Europea da parte dei suoi Stati membri : lo ha annunciato a Brema il direttore generale dell'Esa, Josef Aschbacher, nella conferenza stampa a conclusione della Conferenza Ministeriale dell'Esa, "Un risultato fantastico - ha detto - che dimostra come lo spazio sia fondamentale nella società e nella vita quotidiana ".
E' la prima volta , ha aggiunto Aschbacher, che "raggiungiamo un simile record di sottoscrizioni nella Ministeriale. Dobbiamo elevare il futuro dell'Europa ".

E' un segnale chiaro della volontà dell'Europa di rafforzare la sua presenza nello spazio . La posta in gioco è altissima perché questi finanziamenti sono cruciali per puntare su innovazione e competitività, davanti alla concorrenza di Stati Uniti e Cina.

Urso, 'consapevolezza di dover accelerare su compettività
E' stato "un successo superiore a ogni aspettativa, sia sul piano politico che dei programmi", il contributo di 22 miliardi di euro all'ESa. ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy con delega allo spazio, Adolfo Urso, capo della delegazione italiana  con il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, e ha assunto la presidenza della Ministeriale. L'Italia ha inoltre il compito di organizzare la prossima Ministeriale Esa in programma nel 2028.

Il successo, ha proseguito Urso, è stato determinato dalla " piena consapevolezza , da parte di tutte le delegazioni, dell' assoluta urgenza che l 'Europa acceleri sulla strada del futuro e sulla strada della piena competitività . Tutte le delegazioni - ha proseguito - hanno compreso questa urgenza di lavorare insieme nella stessa direzione". Si tratta, ha aggiunto, di "un'urgenza e di una necessità che ci impone la realtà".

"Siamo tornati ad essere protagonisti insieme alla Francia e alla Germania e segniamo il rilancio dell'Europa, che finalmente può guardare al futuro con maggiore certezza, coesione, determinazione", è stato il commento del ministro delle Imprese e del Made in Italy con la delega per lo Spazio, Adolfo Urso, che ha guidato la delegazione italiana

Tra i settori ai quali sono destinati i finanziamenti, a fare la parte del leone è il trasporto spaziale, al quale sono destinati 4,4 miliardi dei 22 a disposizione. Seguono i programmi scientifici con 3,7 miliardi, all'Osservazione della Terra sono destinati 3,4 miliardi che permetteranno di mantenere la leadership internazionale in questo campo, e 2,9 miliardi canno all'Esplorazione umana e robotica. A raccogliere la chiamata alla competitività è stata anche l'industria europea, con un contributo in cofinanziamento di 3,6 miliardi.

L'Italia ha aumentato il suo contributo del 13% (pari a 500 milioni) e portandolo a 3,5 miliardi, confermandosi così fra i tre maggiori contribuenti, distanziata di pochissimo dalla Francia (3,5 miliardi); al primo posto la Germania con 5 miliardi. Per l'Italia si tratta di "una cifra mai raggiunta, di un impegno - ha detto Urso - che ha superato le aspettative della stessa Esa e che assicurerà la copertura integrale di tutti i programmi per noi prioritari e che hanno importanti ricadute industriali nel nostro Paese: dall'accesso allo spazio con Vega e Ariane all'osservazione della Terra, dalla navigazione alle comunicazioni in sicurezza, fino agli esperimenti spaziali".

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