
Ha letteralmente preso per mano i robot fino ad accompagnarli alla soglia delle case, proprio dove si trovano adesso, pronti a entrare: "penso sia possibile nell'arco di cinque anni", dice all'ANSA Antonio Bicchi, riconosciuto ' Pioniere della Robotica e Automazione' dalla Ieee Robotics and Automation Society , la principale associazione mondiale di ingegneri robotici. In Italia lavora fra l'Istituto italiano di tecnologia e il centro di ricerca 'E. Piaggio' dell'Università di Pisa e dal 1999, anno in cui il riconoscimento è stato istituito, è il terzo italiano a ricerverlo.
La mano artificiale SoftHand è stata il punto di partenza di un percorso netto, che una tappa dopo l'altra ha portato al robot umanoide Alter-Ego , che con le sue mani robuste e dal tocco delicato è la dimostrazione di come queste macchine siano mature per interagire direttamente con gli esseri umani.
"Quando ricevi premi come questi ti senti umile, ti chiedi come sia successo e capisci di avere trovato persone speciali", dice Bicchi di ritorno in Italia da Atlanta, dove è stato premiato nell'ambito della conferenza internazionale di robotica Icra 2025. "Il pensiero - prosegue - va a tutte le persone che lavorano con me. La cosa fantastica è che facciamo una cosa che ci diverte".
Quanto la ricerca sulle mani artificiali sia trainante lo dicono i numeri: nell'ultimo secolo ne sono state realizzate 200 e solo nella conferenza Icra 2025 ne sono state presentate almeno 20 nuove : "vale a dire quasi il 10%. Un'esplosione che segna una rinascita di questo campo di ricerca , che dalle mani e ai sensori tattili porta ai robot ", dice il ricercatore. E' un settore del quale "le protesi sono una ricadute che vogliamo e che ci aspettiamo, ma - rileva - a trainare è la robotica , in particolare i robot che saranno con noi ".
Al convegno di Atlanta "ne è stata presentata una parata. Possiamo dire che ora sono arrivati". Anche i prezzi si stanno riducendo e il prossimo passo atteso è la produzione in serie , "ma ormai ci siamo" e secondo l'esperto è realistico pensare che potranno entrare nelle case "fra cinque anni ".
"Il mio lavoro attuale - ha aggiunto - è orientato a fare in modo che un robot, anche complesso come un umanoide, possa essere usato da tutti " e il prototipo è il robot umanoide Alter-Ego costruito nel 2019 da Bicchi e il suo gruppo. " L'evoluzione di SoftHand è Alter-Ego : ho cominciato con le mani, poi sono passato alle protesi di mano e, lavorando con le persone, abbiamo imparato che possono e vogliono sentire la parte artificiale come parte di sé".
La ricerca è proseguita lungo questa strada con braccia, piedi e gambe: "adesso vediamo il robot umanoide come una protesi totale " e il prossimo passo sarà "l 'integrazione fra esseri umani e robot ". I primi esperimenti in questa direzione sono avvenuti in campo artistico : anche ad Atlanta il gruppo di Bicchi ha presentato artisti che si integrano con i robot per generare musica o autoritratti.
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