Ha aperto gli occhi il telescopio Flyeye, cacciatore di asteroidi

Ha aperto per la prima volta i suoi specialissimi ‘occhi’ il telescopio Flyeye dell’Agenzia Spaziale Europea, il cacciatore di asteroidi che avrà il compito di sorvegliare automaticamente il cielo ogni notte alla ricerca di oggetti potenzialmente pericolosi per la Terra. Lo strumento, recentemente al centro di polemiche , ha catturato le sue prime immagini fotografando asteroidi , comete e la galassia di Andromeda dalla sua casa temporanea del Centro di Geodesia Spaziale dell’Agenzia Spaziale Italiana a Matera, e verrà presto trasportato nella sua sede finale , il Monte Mufara in Sicilia .

Ispirato all’occhio composito degli insetti, Flyeye è stato progettato dall’Esa e dall’azienda Ohb Italia in modo tale da permettergli di catturare una regione di cielo 200 volte più grande della Luna , molto più vasta di quella che può osservare un telescopio tradizionale. Lo strumento è dotato di uno specchio principale di 1 metro di diametro, che cattura la luce e la suddivide poi in 16 canali separati, ciascuno dotato di una fotocamera in grado di rilevare oggetti molto deboli.

Le prime immagini ottenute dal telescopio europeo dimostrano che Flyeye è pronto ad iniziare la sua missione . “Prima individuiamo asteroidi potenzialmente pericolosi, più tempo abbiamo per valutarli e, se necessario, preparare una risposta”, dice Richard Moissl, a capo dell'Ufficio di difesa planetaria dell'Esa. “ In futuro , una rete composta da un massimo di quattro telescopi Flyeye distribuiti negli emisferi settentrionale e meridionale lavorerà insieme – aggiunge Ernesto Doelling, responsabile del progetto Flyeye per l’Esa – per migliorare ulteriormente la velocità e la completezza di queste rilevazioni e per ridurre la dipendenza dalle condizioni meteo in ogni sito”.

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