
Ansa Tecnologia
Sabato 21 Giugno 2025
In una foresta fossile di 2.500 anni fa tracce del clima passato
Un’antica foresta fossile di cipressi calvi , i cui esemplari più vecchi superano i 2.500 anni di età , ha conservato fino ad oggi le tracce del clima del passato , ora svelate dallo studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas: questi alberi maestosi, rimasti sepolti per secoli in una palude alla foce del fiume Altamaha nella Georgia Sud-orientale , raccontano una storia di rapidi sconvolgimenti climatici avvenuti intorno al 500 d.C., probabilmente causati da eruzioni vulcani che e forse anche dall’ impatto di una cometa .
La ricerca, guidata dall’Università Atlantica della Florida, evidenzia come i cambiamenti climatici , che siano naturali o causati dalle attività umane , possano avere effetti estremamente duraturi . Gli anelli dei tronchi di 95 cipressi calvi , il cui nome è dovuto al loro aspetto invernale, insieme ad altre tipologie di analisi svolte dai ricercatori guidati da Katharine Napora, hanno rivelato che a partire dal 500 d.C. gli alberi cominciarono a c rescere molto più rapidamente e la durata della loro vita media diminuì drasticamente: da oltre 470 anni si ridusse a una media di soli 186 anni . Ciò coincise con una grave crisi climatica avvenuta in quel periodo in alcune parti del continente americano, nella quale le temperature si ridussero molto.
“Questo cambiamento non è stato un evento passeggero: anche secoli dopo – afferma Napora – gli alberi non hanno mai riacquistato la loro precedente longevità . Anzi, la loro durata di vita ha continuato a diminuire nel tempo. Gli ultimi alberi più longevi rinvenuti nel giacimento sono morti durante un altro importante evento climatico , la Piccola Era Glaciale (dal 1300 al 1850 circa) . Questi alberi – prosegue la ricercatrice – offrono sia un avvertimento che una lezione: il mondo è più interconnesso di quanto spesso realizziamo, e la storia della Terra non è raccontata solo attraverso la parola scritta, ma è incisa nel legno, incorporata nei paesaggi e portata avanti dagli organismi viventi”.
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