
Ansa Tecnologia
Venerdì 18 Luglio 2025
Influenza aviaria, laghi e cigni segnali di rischio per l'Europa
Le temperature minime raggiunte in autunno, il l ivello dell'acqua in laghi e stagni durante l' inverno e la presenza di cigni reali : sono questi i principali segnali di rischio da tenere d'occhio, che potrebbero essere fondamentali per prevedere lo scoppio di un'epidemia di influenza aviaria in Europa e potrebbero aiutare a individuare i focolai quando sono ancora nelle loro fasi iniziali in modo da contenere i danni. È quanto afferma lo studio dell'Università tedesca di Heidelberg pubblicato sulla rivista Scientific Reports, che si è basato sui risultati ottenuti da un sistema di intelligenza artificiale .
Il virus H5N1 , responsabile dell'influenza aviaria, si è ormai adattato ai mammiferi come i bovini e i casi riscontrati nell' uomo sono già diversi: a gennaio di quest'anno è stato rilevato il primo in Europa, riguardante un uomo in Inghilterra. Finora, però, la trasmissione è avvenuta solo dagli animali all'uomo e non è stato al momento rilevato nessun caso di contagio da uomo a uomo .
Per comprendere i fattori che possono aumentare la probabilità di un'epidemia , i ricercatori coordinati da Joacim Rocklöv hanno addestrato un sistema di apprendimento automatico basato sull'IA con i dati di tutti i focolai avvenuti in Europa tra il 2006 e il 2021. I risultati mostrano che un ruolo molto importante lo gioca la temperatura minima autunnale, sebbene con effetti che variano da regione a regione: temperature minime elevate sono associate in certe aree con aumento del rischio, e in altre con una sua diminuzione.
Un livello dell'acqua inferiore al previsto in laghi e stagni tra gennaio e marzo , invece, è legato a una minore probabilità di epidemia , mentre l'effetto contrario è dato dalla presenza di una popolazione di cigni reali . Secondo gli autori dello studio, questi dati potrebbero essere integrati nei sistemi regionali di sorveglianza .
© RIPRODUZIONE RISERVATA