La sonda sovietica Kosmos 482 è caduta, ma dove è un rebus

Progettata per raggiungere Venere, dove non è mai arrivata, la sonda sovietica Kosmos 482 è tornata sulla Terra dopo essere rimasta in orbita per 53 anni . Che sia rientrata nell'atmosfera è sicuro , ma capire in quale punto è un rebus . Sono infatti molto contraddittorie le stime che si sono inseguite nel corso della giornata.
Per l' agenzia spaziale russa Roscosmos il rientro sarebbe avvenuto nell'o ceano Indiano , ma secondo la Us Space Force sul Pacifico : un rompicapo nel quale fa da ago della bilancia l' ultimo avvistamento sull'Europa , avvenuto alle 8,04 con un'incertezza di più o meno 20 minuti , secondo il Consorzio Europeo Space Surveillance and Tracking (Eu-Sst), di cui fa parte il Centro di Space Situational Awareness dell'Aeronautica Militare di Poggio Renatico, vicino Ferrara, che è responsabile dei servizi di 'Re-Entry' e 'Fragmentation'.

"La stima della Us Space Force ha tardato molto rispetto al solito e indica che il rientro sarebbe avvenuto alle 7,32 italiane più o meno 12 minuti sul Pacifico meridionale , ossia esattamente dal lato opposto rispetto alle stime russe ", osserva Luciano Anselmo, esperto di dinamica spaziale e associato di ricerca presso l'Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione 'A. Faedo' del Cnr (Isti-Cnr). "E' chiaro - osserva l'esperto - che nessuno ha visto dove la sonda sia caduta . Si tratta perciò di capire quale delle due stime sia quella sicuramente sbagliata e quale la più vicina al vero ". Un dato fondamentale è il fatto che l'ultima orbita osservata è passata sull'Europa centrale , in particolare sulla Germania .

"Se la Germania non avesse visto nulla, allora avrebbero ragione gli Stati Uniti, secondo i quali la sonda sarebbe caduta prima di raggiungere la Germania", osserva Anselmo. "Ma il passaggio sulla Germania visto dai radar alle 8,04 italiane è un dato certo . Di conseguenza - rileva - la stima degli Usa è sicuramente sbagliata , può darsi che venga corretta successivamente". Senza contare che, sempre in un tempo successivo a quello indicato dalla Us Space Force, c'è stato un avvistamento anche dal Perù . Un altro fatto è che dopo il passaggio delle 8,04, non ne è avvenuto un altro a distanza di un'ora e mezzo, ossia il tempo necessario a percorrere un'orbita.

"Quindi la sonda deve essere caduta da qualche parte durante dell'ora e mezza - dice Anselmo - e tutte le stime di Eu-Sst, Roscosmos e Aerospace Corporarion convergono su orari compresi fra le 8,24, le 8,29 e le 8,37 italiane. La stima della caduta al largo di Sumatra potrebbe essere realistica , ma resta pur sempre una stima ". Secondo Anselmo contraddizioni come queste non sono infrequenti e nei prossimi giorni potranno esserci stime più precise.

Bisogna inoltre considerare che negli ultimi minuti della sua traiettoria la velocità della sonda è probabilmente diminuita a cause dell'attrito conl'atmosfera terrestre, passando da 27mila a qualche centinaio di chilometri orari e causa di altri fattori come l'effetto di eventi solari, variazione della gravità terrestre, la stessa forma stessa dell'oggetto.

Adesso, solo eventuali testimonianze dirette e verificate potrebbero indicare il reale punto di caduta della sonda, che potrebbe aver terminato la sua corsa anche a migliaia di chilometri di distanza dall'area di stimato ingresso nell'atmosfera.

Fotografato l'ultimo passaggio sull'Italia

La sonda sovietica Kosmos 482 è stata fotografata dall'astrofisico Gianluca Masi durante  l'ultimo passaggio sull'Italia, avvenuto prima dell'alba.. "La ripresa - dice Masi - è stata ottenuta da Roma, poco prima dell'alba: si notano la costellazione di Cefeo e, sulla sinistra, la Stella Polare" e Kosmos 483 "appare come una traccia che entra nell'immagine dall'alto, puntando poi verso l'angolo in basso a destra". Appare tratteggiata perché la somma di quattro riprese e "il fatto che ciascun segmento appaia di lunghezza diversa - osserva l'astrofisico - dipende dalla velocità angolare dell'oggetto, rapidamente variabile".

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