Lincei favorevoli a qualsiasi iniziativa umanitaria a Gaza

L’ Accademia Nazionale dei Lincei dichiara la “ piena disponibilità a sostenere e promuovere qualsiasi iniziativa umanitaria volta a migliorare le condizioni della popolazione di Gaza , pur rimanendo chiari sul fatto che è il governo israeliano a dover fare il primo passo ”. E’ la posizione che l’accademia scientifica più antica del mondo espone in un documento sulla situazione umanitaria e politica a Gaza e in Israele, elaborato nelle scorse settimane e in linea con quello della Israel Academy of Sciences and Humanities .

“I due documenti – osservano i Lincei - manifestano sostanziale identità di vedute e di preoccupazioni . Ci auguriamo che possano in qualche modo contribuire a risolvere una situazione sempre più tragica”. “La guerra è sempre un fallimento dell'umanità , ovunque venga combattuta. Per chi dedica la propria vita alla scienza, l'uso delle armi è particolarmente intollerabile: nega i principi stessi che sono alla base della pratica medica e sanitaria. Eppure è proprio in questi contesti drammatici che il dovere di cura diventa ancora più urgente”, si legge nel documento. “In un contesto internazionale sempre più dominato dalle armi e dalle logiche di potere, in aperta contraddizione con i principi sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e con l'ideale di progresso civile che dovrebbe escludere l'uso delle armi come strumento di risoluzione delle controversie tra popoli e nazioni, la situazione di Gaza si distingue per la sua inaudita gravità”.

Rilevando che “il conflitto israelo-palestinese ha radici profonde e complesse ”, gli accademici scrivono: “ciò che non possiamo ignorare, in quanto scienziati impegnati per la salute e il benessere di tutte le persone, è la situazione che si è creata e continua a colpire la popolazione civile che vive lì. Inermi e ora affamati, hanno sopportato quasi due anni di bombardamenti e attacchi continui, costretti a vivere in uno spazio ristretto senza scampo da pericoli mortali, che colpiscono soprattutto i bambini”. Attualmente, prosegue il documento “oltre il 70% degli edifici di Gaza è stato distrutto ; in alcuni casi le strutture sanitarie e gli ospedali sono diventati bersaglio di operazioni militari per il sospetto che vi si nascondessero militanti di Hamas. Il numero di operatori sanitari morti ha raggiunto le centinaia . Gli aiuti umanitari arrivati sono tristemente inadeguati e il modo in cui vengono distribuiti è diventato pericoloso per la folla che cerca di riceverli”.

Il Lincei intendono perciò “condividere con la comunità accademica israeliana l' angoscia che questa guerra provoca in tutti noi ” e osservano che “lo Stato di Israele è parte integrante del mondo occidentale. Nessuno che viva e lavori in questa parte del mondo più ricca e privilegiata può esimersi dalla responsabilità di contribuire, con le proprie azioni, al modo in cui l'Occidente si posiziona rispetto al resto del mondo. Crediamo che non percepire l'attuale situazione a Gaza come disumana ponga le basi per un futuro distopico, in cui tutto diventa possibile, senza limiti”.

Gli accademici si rivolgono “alla comunità accademica e all'intera comunità scientifica israeliana affinché condividano questo appello al governo israeliano : cambiate la vostra strategia e riconoscete la sacralità non negoziabile delle vite dei bambini , donne e uomini, anche nella Striscia di Gaza . Chi lavora nel settore sanitario, a qualsiasi titolo, non può rimanere in silenzio di fronte a ciò che sta accadendo. Chiediamo quindi un cessate il fuoco immediato e permanente e l'invio urgente di aiuti umanitari e cibo a Gaza”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA