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Giovedì 24 Aprile 2025
Periodi di freddo e caldo estremi più frequenti entro il 2100
Gli sbalzi estremi di temperatura , con il passaggio da periodi di caldo torrido al freddo e viceversa, stanno diventando sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico e si prevede possano aumentare entro il 2100 . Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications e guidato dalla cinese Sun Yat-sen University.
 I ricercatori guidati da Sijia Wu e Ming Luo hanno analizzato i dati globali   dal 1961 al 2023  e li hanno poi combinati con i   modelli climatici  per comprendere la possibile evoluzione del fenomeno. I risultati indicano che tutto il mondo dovrebbe prepararsi ad inversioni di temperatura sempre più intense, rapide e frequenti e che a risentire di più delle conseguenze saranno i Paesi in via di sviluppo con popolazioni molto numerose, che risultano da 4 a 6 volte più esposti rispetto ai Paesi industrializzati. 
 
 Gli sbalzi estremi di temperatura consistono in   bruschi cambiamenti dal caldo al freddo  o   viceversa  , che avvengono   nell’arco  di massimo di   5 giorni  . La sfida maggiore che pongono sta nel   tempo estremamente limitato  per potersi   adattare alla variazione  , e ciò amplifica gli   effetti negativi  su   salute  umana,   ecosistemi  ,   infrastrutture  e   agricoltura  . Ad esempio, l’Europa ha vissuto un evento particolarmente intenso nell’aprile 2021, quando l’improvviso crollo delle temperature ha causato danni diffusi soprattutto alle colture. 
 
 I dati analizzati evidenziano inoltre che, a partire   dal 1961  , oltre il   60% delle regioni  globali incluse nell'analisi ha sperimentato un   aumento  nella   frequenza  , nell'   intensità  e nella   rapidità  delle   inversioni di temperatura  :   Europa occidentale  ,   Sud America  ,   Africa  e   Asia Sud-orientale  le aree   più interessate  .
I ricercatori osservano che se le emissioni di gas serra non si ridurranno , gli sbalzi estremi continueranno ad aumentare in frequenza, intensità e rapidità per tutto il secolo , mentre i danni risulterebbero limitati in caso di azioni volte a contenere le emissioni.
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