
Quando la Terra congelò tra 720 e 635 milioni di anni fa , la vita primitiva potrebbe aver trovato rifugio in piccole pozze formate dall'acqua di fusione del ghiaccio che potevano formarsi nelle regioni equatoriali , dove la temperatura si aggirava intorno a 0 gradi: Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications e guidato dal Massachusetts Institute of Technology (Mit), basandosi sull' analisi di pozze simili che si trovano oggi in Antartide , lungo i margini delle calotte glaciali. In questi ambienti i primi organismi potrebbero essere sopravvissuti in attesa di tempi migliori.
I ricercatori guidati da Fatima Husain hanno prelevato campioni da molte pozze formate dall'acqua di disgelo sulla piattaforma McMurdo , nella zona meridionale dell'Antartide. In ognuna di queste hanno trovato chiare firme della vita eucariotica , quella che si è poi evoluta negli organismi multicellulari che vediamo oggi, dagli animali alle piante.
I risultati hanno rivelato una sorprendente diversità di forme di vita in ogni pozza analizzata e gli autori dello studio hanno scoperto che gioca un ruolo chiave la salinità : gli organismi presenti in acqua salata o salmastra sono diversi da quelli rinvenuti nelle pozze di acqua dolce .
"Abbiamo dimostrato che le pozze di acqua di fusione sono validi candidati per il luogo in cui i primi eucarioti avrebbero potuto trovare riparo durante questi eventi di glaciazione planetaria", afferma Husain. "Questo ci dimostra che la diversità è presente e possibile anche in questi contesti : è una storia - conclude la ricercatrice - che racconta davvero la resilienza della vita ".
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