Iniziata la seconda rivoluzione quantistica

Dal sentire i più deboli campi elettrici prodotti dal cervello fino ai sistemi di comunicazione inviolabili : sono le applicazioni in arrivo grazie ai progressi ottenuti dalla seconda rivoluzione quantistica . Eppure siamo appena agli inizi, grazie al quantum prevediamo delle profonde trasformazioni in tutte le attuali tecnologie: a dirlo è stato Bernard Quendt, capo dell’Ufficio Tecnologico dell'azienda Thales, che ha aperto per un giorno alla stampa i proprio laboratori quantum di Parigi.

“A differenza di quanto avvenuto con l’Intelligenza Artificiale, il quantum è una rivoluzione graduale e silenziosa . Ma allo stesso punto ci troviamo ora in un incredibile punto di svolta tecnologico e lo testimoniano le tante novità di questi mesi e i tanti investimenti che si stanno facendo”, ha detto Quendt introducendo alla visita nei laboratori parigini dove lavorano circa 100 ricercatori. Vero punto di svolta è quello raggiunto a livello industriale, con la capacità di realizzare componenti elettroniche sempre più miniaturizzate , a livello nanometrico, così da poter manipolare i quanti e iniziare a sfruttarne a pieno le incredibili potenzialità. Diventa così possibile realizzare antenne quantistiche capaci di rimpicciolire di 10mila volte le antenne tradizionali e allo stesso tempo avere una sensibilità altissima, come sentire il campo magnetico dell’attività cerebrale. Oppure realizzare comunicazioni inviolabili , con un mix di reti a fibra ottica e satelliti, tra cui il primo futuro satellite quantistico europeo denominato Quinsat.

A guidare gli investimenti sono Usa e Cina ma anche l’Europa sta puntando molto nel settore , attraverso la Quantum Flagship e parallelamente lo stanno facendo i singoli Paesi. La Francia, per esemoio, ha lanciato un piano di investimento nel 2021 di 1,8 miliardi, “Anche in termini di brevetti siamo molto indietro ma abbiamo sviluppato in questi anni grandi competenze . Siamo fiduciosi per il futuro ma dovremmo e potremmo fare di più, prima di tutto promuovere un maggior numero di progetti di collaborazione con i vari attori europei, sia di ricerca che industriali. Servirebbe inoltre investire maggiormente in infrastrutture connesse , come sistemi criogenici, infrastrutture laser o per la nanofabbricazione. Serve sviluppare una filiera sovrana e una catena di produzione per tutte le component essenziali”.

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