
Tutto ha avuto inizio nel 1989 con HD 114762 b il primo esopianeta osservato ma la cui conferma arrivò solo 2 decenni dopo, da allora, molto lentamente all’inizio, la lista dei pianeti scoperti attorno ad altre stelle è cresciuta rapidamente. Oltre 1.000 solo negli ultimi 3 anni, fino ad arrivare adesso ad oltre 6.000 oggetti di ogni massa, caratteristica orbitale e dimensione, dai sosia di Nettuno ai Giove caldi, giganti gassosi con temperature molto alte, oppure rocciosi come le Superterre, con una massa molto più grande del nostro pianeta, e una manciata di pianeti situati nella cosiddetta fascia di abitabilità, ossia alla giusta distanza dalla stella per poter avere acqua allo stato liquido.
“Ce n'è uno che non abbiamo ancora trovato: un pianeta proprio come il nostro. Almeno, non ancora – afferma la Nasa nel video che ha rilasciato per celebrare il traguardo dei 6.000 esopianeti – ma stiamo entrando nel prossimo grande capitolo dell'esplorazione: mondi oltre la nostra immaginazione”. Un annuncio che arriva a quasi 30 anni esatti dalla scoperta del primo esopianeta attorno a una stella simile al Sole da parte degli scienziati, 51 Pegasi b. Scoperto il 6 ottobre 1995 dagli astronomi Michel Mayor e Didier Queloz, 51 Pegasi b è un gigante gassoso 0,64 volte più massiccio di Giove, che si trova a circa 50 anni luce da noi. Una lista destinata a crescere ancora rapidamente perché sono stati già osservati altri 8.000 pianeti la cui esistenza deve essere confermata da nuove, più dettagliate, osservazioni.
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