
Ansa Tecnologia
Mercoledì 07 Maggio 2025
Scoperta l'origine dei getti di raggi X negli eventi cosmici più violenti
L 'interazione fra gli elettroni e le particelle di luce (fotoni) è all' origine dei raggi X rilevati in alcuni degli ambienti cosmici più estremi come i getti relativistici , ossia i flussi di plasma ad altissima energia prodotti dai buchi neri supermassicci . E' stata proprio una di queste strutture a permettere la scoperta, online sulla piattaforma arXiv e pubblicato su Astrophysical Journal Letters, grazie alle osservazioni fatte dalla missione Ixpe (Imaging X-ray Polarimetry Explorer) della Nasa e dell'Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con radiotelescopi e telescopi ottici.
I rivelatori a bordo del satellite, messi a punto da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Istituto Nazionale di Astrofisica, hanno osservato una struttura cosmica circondata da un disco luminoso , con due getti prodotti da un buco nero supermassiccio , uno dei quali orientato verso la Terra . Chiamata blazar BL Lacertae , la struttura ha permesso così di chiarire uno dei punti irrisolti dell'astrofisica.
"La produzione di raggi X era uno dei più grandi misteri sui getti dei buchi neri supermassicci ", ha detto Iván Agudo, primo autore dello studio e astronomo presso l'Instituto de Astrofísica de Andalucía (Ccis) in Spagna. "Ixpe, con l'aiuto di una serie di telescopi di supporto a terra, ha finalmente fornito gli strumenti per risolverlo", ha aggiunto.
Lanciato nel 2021, Ixpe è ad oggi l' unico satellite in grado di misurare la polarizzazione dei raggi X, ovvero la direzione media delle onde elettromagnetiche che compongono la luce a frequenze molto superiori a quelle visibili. Il blazar BL Lacertae è stato osservato nel novembre 2023 per sette giorni, permettendo di ottenere "un risultato cruciale per la fisica astroparticellare", come lo definisce Jorge Otero, tra gli autori principali dello studio e ricercatore presso la sezione di Padova dell'Infn,
Ixpe "è riuscito a risolvere un altro mistero legato ai buchi neri" , conclude Enrico Costa, ricercatore dell'Inaf e tra gli ideatori e promotori dell'esperimento Ixpe dieci anni fa. "La visione polarizzata a raggi X di Ixpe ha risolto diversi misteri di lunga data, e questo è uno dei più importanti. In altri casi, i suoi risultati hanno messo in discussione teorie consolidate, aprendo nuove domande. Ma è così che funziona la scienza e, di sicuro, Ixpe sta facendo ottima scienza".
© RIPRODUZIONE RISERVATA