Studio Inaf reinterpreta esplosione di supernova Sn 2024bch

(ANSA) - TERAMO, 29 OTT - Uno studio scientifico guidato da Leonardo Tartaglia, ricercatore dell'Inaf - Osservatorio Astronomico d'Abruzzo, propone una nuova interpretazione della supernova Sn 2024bch, mettendo in discussione la classificazione tradizionale di questo tipo di esplosioni stellari.
La ricerca, realizzata da un team interamente italiano con la collaborazione delle università di Padova e dell'Aquila, ha analizzato per 140 giorni la radiazione emessa dalla supernova, esplosa a circa 65 milioni di anni luce dalla Terra. Le osservazioni iniziali mostravano righe di emissione molto strette, solitamente considerate prova dell'interazione tra il materiale espulso dalla stella e un denso guscio di gas circostante.
Tuttavia, l'analisi del gruppo di ricerca ha evidenziato che l'energia sprigionata non deriva da questo meccanismo.
L'esplosione si sarebbe evoluta senza interazione significativa con l'ambiente circostante. In altre parole, la supernova si è comportata in modo "asociale", liberando energia quasi esclusivamente tramite processi radioattivi interni. La campagna osservativa è stata condotta utilizzando diversi strumenti dell'Inaf: il Wide-field Optical Telescope (Wot) da 67/91 cm a Campo Imperatore e i telescopi Copernico (182 cm) e Schmidt (92 cm) della sede di Asiago. Il monitoraggio nello spettro ultravioletto è stato possibile grazie al satellite Swift.
"Abbiamo adottato un approccio libero da preconcetti - spiega Tartaglia - mostriamo che il motore principale dell'emissione è la fluorescenza di Bowen, un meccanismo noto da decenni ma mai applicato allo studio di oggetti di questo tipo. Il nostro modello descrive tutte le fasi osservate della supernova".
Secondo gli autori, l'assenza di interazione tra l'ejecta e il gas circostante esclude che Sn 2024bch possa essere una sorgente di neutrini ad alta energia, elemento rilevante per l'astronomia multimessaggera. (ANSA).

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