Addio a Jennifer, a soli 19 anni: una vita segnata dalla malattia, ma anche da tante passioni. Le avrebbe scritte in un libro

Cantù Studentessa del Fermi, era nata con una malattia metabolica, poi la battaglia con il tumore. «Posso farti una magia?». Questa una delle sue tante passioni, come la musica, il canto e la scuola

Quando Jennifer incontrava qualcuno, fosse anche per la prima volta, gli diceva con un sorriso spontaneo «posso farti una magia?». Era una delle sue tante passioni, come la musica, il canto, e poi la scuola. Lei ne ha regalata tanta di magia alle persone che ha incontrato nel corso di una vita terminata ingiustamente a 19 anni appena. Una vita spesso faticosa quella di Jennifer Gullotti, dolorosa, segnata dalla malattia. Eppure non si è mai arresa alla tristezza.

Il libro incompiuto

La voleva raccontare, questa sua vita, in un libro che stava scrivendo e che ora è rimasto incompiuto.

«Cercheremo di finirlo noi in qualche modo – dice mamma Eleonora – cercheremo di raccontare le cose belle di lei, che erano molte. C’era tanto da imparare da Jennifer».

Lo ripetono in tanti, con convinzione e tenerezza, tutti coloro che l’hanno conosciuta. Non è una frase di circostanza per cercare di consolare la famiglia, il papà Valter, la sorellina Emily alla quale tanto era legata e che avrebbe voluto veder crescere.

Jennifer era nata con una malattia metabolica, per questo qualche anno fa ha subito un primo intervento, perché voleva, pretendeva e meritava un’esistenza migliore, non dentro e fuori dagli ospedali. Ma l’esito non è stato quello sperato, e poi è arrivato il tumore, la chemio. Tre trapianti di fegato, in tutto, due dei quali nell’arco di pochi giorni, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Tanto, troppo, per quella ragazzina esile eppure tenacissima.

«Sorrideva sempre»

«Jennifer sorrideva sempre - racconta la madre - è stata una combattente nata, qualsiasi cosa abbia affrontato, e ha dovuto affrontare molto, l’ha sempre fatto con un coraggio e una forza impressionanti».

L’amore enorme della sua famiglia, che le è sempre rimasta accanto, in vera e propria simbiosi con mamma Eleonora, trovando nel tenersi per mano il sollievo che serviva per superare ogni nuovo ostacolo, le regalava la felicità che le bastava: «Non ha mai preteso nulla – continua – non si è mai lamentata della sua vita». Una lezione anche per chi sia ben più adulto.

Le piaceva cantare, suonare, e poi la sua magia. «Non sapeva essere cattiva – prosegue – nemmeno se riceveva un torto». Studentessa del liceo Enrico Fermi, negli ultimi tre anni era stata la sua delicata situazione di salute a dettare quanto potesse stare a scuola.

Ma lei adorava andarci, e l’ha fatto finché le forze glielo hanno concesso. Jennifer era anche appassionata Youtuber, e commuove profondamente riguardare il video girato quando, dopo un anno d’assenza, quattro mesi fa era potuta tornare all’istituto di via Papa Giovanni XXIII. Una gioia che le fa brillare gli occhi e quasi le toglie le parole, mentre urla la sua emozione nel poter rivedere i suoi compagni.

La gioia del ritorno in classe

«Mi mancavano tutti – ripete - non ci speravo più. E’ stata la giornata più bella del mondo». E’ stato difficile, per i suoi compagni della 5 AAC, il corso del classico, accettare di non vederla, nelle scorse settimane, per affrontare insieme la maturità. E’ difficile, ora, accettare quello che è accaduto. I funerali di Jennifer Gullotti verranno celebrati oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di Vighizzolo, preceduti dalla recita del rosario. E quanti le hanno voluto bene la saluteranno facendo volare nel cielo tanti palloncini, liberi dal peso del mondo.

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