Aggredisce due persone con il coltello. Giovane in cella per tentata rapina

Mariano Vede due stranieri camminare nella notte e li minaccia chiedendo di consegnare i soldi. Loro scappano e allertano i carabinieri. Il sospettato scappa ma si ribalta con l’auto: arrestato

A Natale siamo tutti più buoni. Ma anche no. Perché Alessio Citron, 35 anni nato a Desio ma residente a Mariano Comense, nella serata di Santo Stefano è uscito di casa al volante della Fiat Panda della madre portandosi dietro un coltello e un passamontagna (e non per proteggersi dal freddo). Quindi, a tarda sera, in via Como vedendo due uomini camminare sul ciglio della strada si ferma. Scende. Brandisce il coltello. li minaccia e urla: «Datemi i soldi». Ma loro fuggono e durante la fuga vedono un’auto della tenenza dei carabinieri di Mariano Comense. La fermano. Indicano la Panda. Parlano del coltello. Del tentativo di rapina. E i carabinieri partono all’inseguimento. Mentre la Panda scappa per il centro di Mariano e poi imbocca la Novedratese e poi la Valassina e infine all’ingresso di Varano Brianza finisce in fossato e si ribalta.

Minacce a mano armata

Alla fine è finito in carcere con l’accusa di tentata rapina aggravata e di resistenza a pubblico ufficiale Alessio Citron, artigiano marianese già noto alla banca dati delle forze di polizia.

L’episodio, come detto, risale alla serata di Santo Stefano. Vittime prescelte un giovane di 23 anni originario del Bangladesh e di un pakistano di 33 anni, di professione cameriere, che aveva appena finito di lavorare. I due passeggiavano lungo via Como quando sono stati affiancati dalla Fiat Panda. Dalla quale scende quest’uomo che in mano ha un coltello che gli intima di consegnare il denaro che i due hanno con loro. Per tutta risposta le vittime fuggono, sempre a piedi. Il rapinatore mancato risale sulla Panda e li insegue. Ma per poco, perché compare un’auto della tenenza dei carabinieri di Mariano Comense. I militari vengono fermati da uno dei fuggitivi il quale racconta quanto accaduto. E i carabinieri notano pure la Panda che, alla vista della loro auto, fa inversione a parte a tutta velocità.

L’arresto

L’inseguimento successivo è tutto un bruciare semafori, stop non rispettati, limiti di velocità superati. Quindi, dopo diversi chilometri, l’incidente: la Panda finisce fuori strada, si ribalta in un fossato, l’uomo ne esce illeso ma con le manette ai polsi. Anche perché a bordo i carabinieri trovano non soltanto il coltello, ma anche un passamontagna. La Procura ha già chiesto per lui la convalida dell’arresto in carcere contestando la tentata rapina e la resistenza.

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