«Alfredo Marson, un maestro di vita»

Lutto Aveva 69 anni, è stato fondatore e presidente sia della Briantea 84 sia della cooperativa Il Gabbiano. «Uomo straordinario, con una passione smisurata e la capacità di creare dal nulla cose grandi»

Nella sua vita ha tanto urlato Alfredo Marson, per fare il tifo per i suoi giocatori dagli spalti, per spronare verso i tanti obiettivi che si poneva di continuo, sempre proiettato verso il prossimo, per esprimere la gioia incontenibile quando li raggiungeva.

Per andarsene, portato via dalla malattia a 69 anni, ha scelto invece il silenzio. Ha voluto che per la sua uscita dal campo non ci fosse clamore e la famiglia ha rispettato il suo volere, annunciandone la scomparsa a esequie già avvenute, in forma privata.

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Ma le voci di quanti oggi lo piangono si alzano numerose, per salutarlo un’ultima volta e per dire che mancherà. E non è retorica, la mancanza dell’Alfredo si sentirà davvero. La voce della sua Briantea 84, la società che ha creato e portato ai massimi livelli dello sport paralimpico, la voce delle tante società sportive e delle associazioni, quella del Comune di Cantù, di Novedrate, di Figino Serenza, della Bcc Cantù, che sta sulle maglie della Briantea84 da sempre, della Comunità Pastorale di San Paolo della Serenza, che esprime «il desiderio di ritrovarsi, unita con i famigliari, a pregare in suffragio di Alfredo». Ci sarà tempo e modo, più avanti, per questo.

«Briantea84 con profonda tristezza - l’annuncio ieri - ha appreso la notizia della scomparsa del suo caro e amato Presidente Alfredo Marson». Imprenditore, patron della LegnoMarket, era stato anche fondatore e presidente, dal 1982 per venticinque anni, della Cooperativa Sociale Il Gabbiano. Alfredo Marson era nato a Chions, in Friuli-Venezia Giulia, il 18 aprile 1953. La famiglia si trasferì poi in Lombardia dove, dopo gli studi, iniziò la sua attività di imprenditore. All’inizio degli anni Ottanta partecipa con il figlio Cristiano a un evento organizzato per persone con disabilità all’oratorio di Novedrate e da lì decide di dare vita a una società sportiva per concretizzare una visione all’avanguardia per quegli anni: le persone con disabilità sono persone prima di tutto, senza pietismo o compiacenze.

«Una perdita incredibile – dice il sindaco di Novedrate Serafino Grassi – un uomo straordinario, con una passione smisurata e la capacità di creare dal nulla cose grandi. Un maestro di vita. Ha realizzato tanto, nel segno della solidarietà, aiutando tantissime persone, e ha creato le condizioni per migliorare il nostro territorio». Per questo l’amministrazione comunale nel 2009 ha deciso di rendere doveroso merito all’opera e all’impegno sociale e civile di Marson, attribuendogli la medaglia d’oro di Novedrate. Anche mamma Maria ha ricevuto la benemerenza comunale. E già era stato deciso di attribuire, in occasione della festa patronale, la medaglia d’oro alla Briantea 84.

Numerosi gli attestati ricevuti. Tra i premi personali la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica nel 2009, nel 2013 il diploma ad honorem in “Sport Management, Marketing and Sociology dell’Università Bicocca di Milano e gli Italian Sportrait Awards, il premio City Angels-Campione per la Disabilità nel 2014, poi nel 2016 la Stella d’Argento al merito sportivo del Coni e il Premio Pietro Reverberi.

«Un orgoglio del volontariato – lo ricorda il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni - , del sociale, del mondo sportivo e dell’imprenditoria. Il nostro impegno sarà quello di non disperdere il suo straordinario patrimonio costruito con sacrificio, dedizione e amore per i più deboli e i più fragili».
Silvia Cattaneo

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