Allarme monopattini: «Sono pericolosi». Ma il Comune non può mettere un freno

Il casoLa preoccupazione di Intini (Forza Italia): «Vanno in contromano e sui marciapiedi». L’assessore Cattaneo: «Impossibile fare un’ordinanza, è una questione di Codice della strada»

Sempre più numerosi, sfrecciano anche dove non dovrebbero transitare e non raramente sono truccati, raggiungendo velocità pericolose. Per questo, nell’ambito della redazione del nuovo piano del traffico, che contemplerà anche una regolamentazione degli accessi alle zone pedonali della città con varchi leggitarghe, non mancherà un’accurata riflessione sui monopattini elettrici.

A sollevare il tema in consiglio comunale è stato il capogruppo di Forza Italia Tonino Intini, che s’è detto preoccupato per il numero crescente di persone che ricorre a questo mezzo di trasporto, snello e facile da usare, senza però porre troppa attenzione alle norme stradali: «Secondo me sarebbe il caso di regolamentare questi mezzi, perché spesso vengono utilizzati in maniera scellerata, circolano contromano, prendono semafori rossi, salgono sui marciapiedi, stanno in mezzo alla strada. Sarebbe necessario, anche interessando il comandante della polizia locale, capire se sia possibile creare un regolamento».

Chiesto un regolamento

Ed è un dato reale, quello dei tanti incidenti che vedono coinvolti conducenti di monopattini. «A livello normativo i Comuni non possono fare tantissimo – spiega l’assessore alla Sicurezza Maurizio Cattaneo– perché di fatto questi mezzi rispondono al codice della strada. Diversi Comuni hanno emesso delle ordinanze, ma ci sono stati casi di impugnazioni, di illegittimità. C’è un buco normativo in materia».

Cantù dal canto suo, ci scherza su «per la propria stessa morfologia non è molto attrattiva». E in effetti gli impegnativi saliscendi cittadini non sembrano l’ideale da affrontare a bordo di un monopattino. «Al momento – prosegue – qualcuno gira in città, ma dalla polizia locale non ci sono segnalazioni particolari». Non manca la stoccata di sapore politico, «perché questa moda – prosegue – è stata alimentata dai contributi per acquistare questi mezzi elargiti in piena pandemia, quando le esigenze, a mio avviso, sarebbero state altre». La convivenza sulla strada ormai esiste, quindi non è possibile ignorarla.

«Qualche ragionamento lo stiamo facendo – conferma il leghista Cattaneo – Abbiamo affidato l’incarico al progettista per effettuare i rilievi necessari per il nuovo piano del traffico e la regolamentazione della ztl che vogliamo attuare, e in quel contesto possiamo pensare di intervenire. Si tratterà di un ragionamento più ampio, su tutto il centro».

Prospettive future

L’intenzione, migliorare la sicurezza cercando di monitorare gli accessi alle zone a traffico limitato, come via Matteotti e via Annoni, con dei varchi leggitarga, per trovare una soluzione definitiva alle problematiche che, da tempo, affliggono la “vasca” dello shopping, con accessi da parte di veicoli non autorizzati o in orari non consentiti.

Sono stati due finora i piani del traffico messi in cantiere dalle ultime amministrazioni. Il primo era stato realizzato dall’amministrazione guidata da Tiziana Sala, il secondo, targato Claudio Bizzozero, ma entrambi sono rimasti solo sulla carta, mai attuati. Ora tocca al terzo. Tra le soluzioni ipotizzate per incidere sulla viabilità del crinale anche il ritorno a senso unico nella parte alta di via Manzoni.

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