Anni di botte e minacce alla madre. Era per la cocaina, arrestato il figlio

Alzate Brianza - L’’uomo, 46 anni, accusato di stalking, estorsione lesioni personali aggravate e violazione di domicilio

Alzate Brianza

Ha 46 anni, abita ad Alzate Brianza e nella giornata di ieri è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Cantù per una lunghissima serie di accuse proprio nei confronti del genitore che esasperato, lo scorso 4 di settembre, si era deciso a presentarsi in caserma per denunciare le vessazioni subite che proseguivano da anni.

Botte anche fisiche il tutto per accaparrarsi euro per l’acquisto delle sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina. Non possiamo fornire il nome dell’arrestato, questo a tutela dell’anonimato della vittima in questo ennesimo fascicolo catalogabile tra quelli del “codice rosso”, che vede come parte offesa la parte più debole della popolazione.

Il figlio violento, che non avrebbe fatto a meno di picchiare anche fisicamente la madre, è chiamato a rispondere alle accuse di stalking (ovvero atti persecutori), lesioni personali aggravate, estorsione e violazione di domicilio. La notizia dell’esecuzione della misura cautelare è stata data ieri mattina dai carabinieri.

La madre vittima delle persecuzioni è una donna di 72 anni, sempre di Alzate Brianza. L’uomo l’avrebbe ripetutamente e pesantemente minacciata e picchiata per anni fino a procurarle serie ferite al bacino, spaccato porte in casa a qualunque ora del giorno della notte, per ottenere soldi necessari (quasi 150 euro al giorno fino ad un totale impressionante di 15.000 euro) per comprare cocaina da consumare. I militari della stazione di Cantù, grazie alla collaborazione della vittima (che come detto, esasperata, a inizio settembre si è presentata per sporgere denuncia querela contro il figlio) hanno ricostruito anni di violenze e gravi maltrattamenti fino a venerdì, quando i carabinieri hanno arrestato il soggetto, dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Como.

La donna – fanno sapere i carabinieri – attualmente si trova in una località protetta mentre l’arrestato è detenuto nella casa circondariale di Como in attesa dell’interrogatorio di garanzia della prossima settimana.

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