Cronaca / Cantù - Mariano
Mercoledì 17 Dicembre 2025
Assalta i vicini con un coltello: denunciata
Carugo La donna di 54 anni se l’è presa con due uomini rompendo i vetri di casa loro e insultandoli con espressioni omofobe
Carugo
Se l’è presa con i vicini di casa, rompendo il vetro del loro appartamento, brandendo un lungo coltello da cucina, infine apostrofandoli con insulti dal chiaro contenuto omofobo. I carabinieri della Tenenza di Mariano Comense sono intervenuti in forze nel tardo pomeriggio di lunedì in un caseggiato di Carugo dove era stata segnalata la presenza di una donna di 54 anni decisamente fuori controllo, che se la stava prendendo – per motivi non noti – contro i vicini di casa. Donna che tra l’altro i carabinieri conoscevano bene, non essendo nuova a creare problemi simili.
Nel mirino, da quanto è stato possibile ricostruire, sono finiti i due vicini di casa conviventi, due uomini (un settantenne e un cinquantenne) insultati con frasi sessiste e minacciati con un grosso coltello da cucina. All’arrivo dei militari, la donna era ancora sul posto ed è stata quindi disarmata.
Il coltello è stato posto sotto sequestro mentre i due vicini di casa si sono presentati alla Tenenza di Mariano Comense per sporgere la denuncia querela contro la signora.
Le ipotesi di reato su cui lavorerà ora la Procura di Como sono quelle di danneggiamento (della finestra dell’appartamento, rotto con un colpo di coltello) e di minaccia aggravata sia dall’utilizzo dell’arma, sia appunto dalla discriminazione sessuale. Tra le accuse c’è anche ovviamente il porto del coltello in un luogo pubblico.
L’aggravante della discriminazione sessuale rientra tra quelle citate nell’articolo che punisce anche le discriminazioni legate all’odio etnico, razziale o religioso, che comprende appunto anche quelle fondate sul sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere, aumentando la pena eventuale fino alla metà.
Il fatto di cronaca ha attirato l’attenzione di molti cittadini sia per le urla della donna, sia per l’arrivo in sirena a Carugo di ben due “gazzelle” dell’Arma che hanno fermato la sospettata per poi portarla in caserma per l’identificazione. Non è chiara invece quale possa essere stata la causa scatenante dell’aggressione verbale da parte della cinquantaquattrenne.
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