Baby gang, il racconto di un prof: «Tre pugni in faccia e poi la fuga»

Cantù Gli aggressori hanno prima insultato un ragazzo del liceo Fermi, poi l’escalation. L’episodio in piazza Garibaldi dopo la “pizzata”. La preside ai docenti: «Siete stati due eroi»

«Hanno sferrato tre pugni al volto del mio collega: uno di questi, all’occhio. Poi gli aggressori sono scappati, quando hanno visto che ragazzi e adulti hanno iniziato a prendere i cellulari per chiamare immediatamente le forze dell’ordine».

A raccontare il pestaggio in piazza Garibaldi, di nuovo in stile baby gang, è il professor Roberto Malamisura, collega sia del professore del liceo Fermi picchiato dai bulli solo per aver difeso uno studente insultato dopo una pizzata di fine anno con la classe, sia dell’altro professore, rimasto feritosi sulle scale per essere subito corso in aiuto del prof. All’indomani della notizia, resa di dominio pubblico in Consiglio comunale dal consigliere comunale Filippo Di Gregorio, la dirigente scolastica del liceo, Erminia Colombo, esprime tutta la sua solidarietà a chi è rimasto vittima dell’accaduto: «Un comportamento eroico».

Il prof intervenuto in difesa di un ragazzo, subito aggredito a pugni

Mercoledì scorso, cena di fine anno scolastico, studenti e professori insieme, come nella migliore delle tradizioni, e poi una passeggiata in piazza, tra i ragazzi. A riferire quanto accaduto è Malamisura. «Di passaggio in piazza, c’era questo gruppo di ragazzi, da cui è partita una parola molto offensiva nei confronti di uno studente. Lo studente si è un attimo risentito, ma non ha risposto alla provocazione». La situazione però stava per degenerare. Con i bulli parsi più che intenzionati a passare alla vie di fatto. «È quindi subito intervenuto il mio collega, per cercare di riportare la calma. E in tutta risposta si è preso una scarica di cazzotti - racconta Malamisura - al punto da ritrovarsi con un occhio tumefatto». Nell’agitazione, l’altro professore è corso subito in soccorso, precipitandosi al punto da infortunarsi lui stesso: «Durante l’aggressione, l’altro professore ha cercato di raggiungere immediatamente il mio collega aggredito per difenderlo, ma nello spendersi si è fatto male. I ragazzi che sono passati alle mani, non appena sono spuntati i telefonini, sono scappati», riferisce il professor Malamisura.

«Si tratta anche di due docenti nuovi, per loro è stata purtroppo un’emozione nuova in più che si sarebbero volentieri risparmiati - prosegue - Si sono comportati bene comunque sia gli studenti, che hanno evitato di cedere a provocazioni pesanti, che i professori».

La preside: I nostri alunni sono stati importunati e i nostri due docenti si sono subito mossi per la loro tutela, e c’è chi si è preso i pugni, per questo

Il prof aggredito, con l’occhio pesto - ora valuterà se sporgere o meno denuncia - il giorno dopo si è presentato comunque a scuola. «Con un occhio nero - aggiunge la preside - è arrivato agli scrutini, coscienziosissimo. Si tratta di un professore giovane, che in questi anni si è laureato in modo brillante, e che si è affezionato subito ai ragazzi. I nostri alunni sono stati importunati: i nostri due docenti si sono subito mossi per la loro tutela, e c’è chi si è preso i pugni, per questo. Anche con tutte le ripercussioni emotive che si possono immaginare». Ma senza nemmeno prendersi qualche giorno di stacco dal lavoro.

Da parte del professore aggredito, nessuna voglia di tornare sull’accaduto. Si cerca di guardare avanti, di pensare all’insegnamento. Anche in queste giornate di complimenti dai colleghi.

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