
Cronaca / Cantù - Mariano
Domenica 10 Agosto 2025
Biennale del Merletto, c’è il programma. Sei sezioni: dai capolavori alle scuole
Cantù L’edizione numero 17 della manifestazione sarà incentrata su storia e tradizione. È organizzata dal 19 al 26 ottobre, in vari punti della città come Villa Calvi e Sant’Ambrogio
Cantù
Il programma, a partire dalle sue sezioni, inizia a essere svelato ora.
Sarà una Biennale Internazionale del Merletto, edizione numero 17, che, quest’anno, avrà come titolo “Il merletto canturino: grandi capolavori tra storia e tradizione”. Con relative sezioni: “Merletti e Design 2025”, una parte importante dedicata alle geometrie del pizzo, tra isometrie, decorazioni, tassellazioni e frattali, ma anche la collaborazione con i licei cittadini - l’artistico Fausto Melotti e il Fermi - un’area di farfalle e creature fantastiche in merletto. E poi la produzione contemporanea anche di associazioni e gruppi amatoriali, i merletti in Italia.
Dietro le quinte, il lavoro del Comitato per la Promozione del Merletto, con il sostegno del Comune di Cantù, per un evento che si svolgerà in diversi luoghi della città, dal 19 al 26 ottobre.
Poco male se Corte San Rocco è ancora inagibile. Si punterà infatti sulle due location di prestigio tradizionali, quali Villa Calvi, in via Roma, e l’ex Chiesa di Sant’Ambrogio, in piazza Marconi.
Il Comitato per la Promozione del Merletto nasce nel 1992 dalla passione e dall’amore per l’arte del merletto di un gruppo composto principalmente da donne. E ha come obiettivo quello di tenere viva la memoria di un’arte dal passato glorioso, per renderla ancora attuale nel presente, proiettarla nel futuro. Un settore, quello del merletto, che, nonostante tutto, riesce a stare al passo con la globalizzazione.
«Quest’anno abbiamo venti associazioni di merlettaie che si sono cimentate nel creare disegni dedicati alle geometrie, e poi a farli - dice Renata Casartelli, presidente del Comitato per la Promozione del Merletto e anima della Biennale - Il loro impegno nel creare ha stimolato anche chi disegna. Con i merletti geometrici, vedremo qualcosa di diverso dal solito. Senza dimenticare i capolavori del passato: i grandi pezzi che altro non si può dire se non quanto sono belli. Lavori, a guardarli bene, quasi temerari. E quanta poesia, nei disegni: le linee si rincorrono in modo armonico e bello. Grazie a dei disegnatori fantastici. Alla mia età ho visto tanti merletti, Ma quello che si è prodotto qui sul territorio, dove ancora si produce, è unico e assoluto».
Senza svelare tutto, nella Biennale ci saranno anche «delle grandi riproduzioni fotografiche - dice Casartelli - un convegno con mirabili relatori, e altro ancora. Il futuro? Si respira un’aria per cui sta tornando il desiderio di cose fatte a mano e di grande pregio».
Tutte le edizioni hanno visto pubblico proveniente sia dall’Italia che dall’estero, conferendo alla manifestazione un significativo carattere di internazionalità.
«Grazie al Comitato - dice l’assessore alla cultura Isabella Girgi - che dà continuità a una tradizione importante. Una realtà che funziona: Cantù propone la Biennale ogni due anni e tra una edizione e l’altra c’è un impegno costante da parte di Renata Casartelli e di tutte le merlettaie coinvolte, con interessanti proposte tra tradizione e innovazione».
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