Bluff dell’ottantenne per affrontare il ladro: «Ti sparo. Ti brucio”». Il malvivente alza le mani e poi scappa

Alzate Brianza Il proprietario di casa è sceso in giardino fingendo di essere armato. La mossa a sorpresa ha avuto l’effetto sperato e il malvivente, terrorizzato, è fuggito

«Ti sparo. Ti brucio!». Queste le frasi gridate da un ottantenne che, sceso in giardino, ha inscenato un mezzo bluff nell’affrontare il ladro, entrato poco prima scavalcando il cancelletto di casa, alle sei di sera, sorpreso poi mentre stava armeggiando alla portafinestra del vicino di casa. Il ladro ha immediatamente alzato le mani e si è dato alla fuga.

«In realtà non avrei potuto sparargli. Ora, di notte, io e mia moglie ci svegliamo, se sentiamo dei rumori», racconta a La Provincia il pensionato, costretto, in questi giorni, a gestire al meglio il trauma assumendo anche qualche goccia di tranquillante.

Il racconto del pensionato

È successo tutto in via Giovio, ad Alzate, la strada che porta verso la frazione di Verzago. «Io e mia moglie, già da qualche tempo, preferiamo avere sempre almeno una persona in casa. E io era come se mi sentissi addosso che quella sera sarebbe arrivato qualcuno - racconta - Verso le 18, ho sentito il rumore di un’auto che si fermava. Sono andato alla finestra a guardare. In strada ho visto un uomo, vestito soltanto con un golf, senza giacca, a volto scoperto, avvicinarsi al baule e prendere un attrezzo da un’auto di colore scuro. Quindi si è messo a camminare a bordo strada, con una certa tranquillità, come se stesse passeggiando. Improvvisamente, ha scavalcato ed è entrato nel nostro giardino. Ho alzato la tapparella. Il ladro se n’è andato. Ma non molto lontano: si è spostato in realtà verso la casa di un nostro vicino, dove stava provando a forzare un ingresso».

L’allarme nel vicinato

L’ottantenne, lucido e attivo, è uscito lui stesso in giardino per provare a mettere in fuga il ladro. «Arrivato a qualche metro di distanza, ho visto che c’era una sagoma nera nell’ombra: una persona accovacciata. Ho gridato: “Ti sparo. Ti brucio!”. E poi: “Al ladro. C’è un ladro!”. Lui, da accovacciato, si è alzato rivolto verso di me con le mani in alto. In un attimo è fuggito via ed è scappato».

«In strada - continua - C’era un signore che stava camminando con una sua familiare, una ragazzina. Gli ho detto: “Ci sono in giro i ladri”. Ha lanciato subito l’allarme tra i vicini. Poi è tornato e mi ha riferito di aver chiamato anche la polizia. Non lo nascondo: tutto questo mi ha agitato non poco, e ancora adesso sono molto agitato. Prendo delle gocce per cercare di gestire questo periodo d’ansia. Purtroppo i rumori che sentiamo in strada in piena notte ci mettono in allarme. È un periodo in cui i ladri stanno girando anche a Cantù, Cucciago, Capiago Intimiano. Non hanno paura di niente. Si sono resi conto che ero in casa, ma due minuti dopo hanno avuto la faccia tosta di provare un furto dal vicino. Assurdo. Del resto, entrano nelle case quando le persone sono presenti e a tavola per la cena. Non c’è da stupirsi».

La moglie, rientrata, ha appreso quanto accaduto e ha ammirato il coraggio del marito. La coppia ha deciso di contattare un’impresa che si occupa di allarmi.

«Ci costerà qualche migliaia di euro - dice - ma vogliamo sentirci sicura in casa nostra. Anche perché non è la prima volta che da noi arrivano i ladri». Tant’è che già un simile bluff, una prima volta, era già risultato vincente. Ma si preferisce non continuare oltre.

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