
Cronaca / Cantù - Mariano
Mercoledì 23 Luglio 2025
Cantù, la nuova Tac donata dalla Bcc
Sanità Ieri il taglio del nastro per l’apparecchiatura: «La banca conferma l’impegno per la città»
Cantù
Prendersi cura della comunità, ma allo stesso tempo aprirsi, fare rete sul territorio. E alimentare la fiducia: quella dei pazienti e del personale verso il Sant’Antonio Abate, il loro ospedale. È già in funzione da una settimana in via Domea ma è stata inaugurata ieri la nuova Tac, donata dalla Bcc di Cantù.
Un’apparecchiatura del valore di 450mila euro, che opera utilizzando l’intelligenza artificiale, e che va a sostituire quella che nel 2015 era stata, ancora, una donazione della banca guidata dal presidente Angelo Porro, acquistata grazie alla solidarietà di quanti avevano aderito alla campagna lanciata allora.
Già in funzione
Ieri il direttore generale di Asst Lariana Luca Stucchi ha espresso gratitudine per questo importante gesto: «Ringraziamo Bcc Cantù per la collaborazione che da anni offre al nostro ospedale. Da parte nostra assicuriamo l’impegno nel sostenere questo presidio e valorizzare tutti i colleghi che ci lavorano rispondendo al bisogno di cura del territorio». Sono intervenuti i vertici del consiglio di amministrazione della banca, con Angelo Porro, il vicepresidente vicario Gianbattista Lanzi, il vicepresidente Paolo Bernasconi, i consiglieri e il direttore generale Massimo Dozio.
Luca Stucchi ha colto l’occasione per tracciare, pragmatico, un quadro del presidio: «Faticosamente stiamo cercando di rimetterlo un linea rispetto alle necessità del territorio e soprattutto a creare una rete unica territoriale. Si sono perse occasioni nella storia per fare ospedale unico tra Mariano e Cantù. È un peccato, ma spesso la politica è miope. È un’operazione che andava fatta 15, 20 anni fa, e dove non è stata fatta abbiamo quello che vediamo oggi: presidi vecchi che richiedono continui investimenti. E questo crea spesa pubblica, disagi per pazienti e operatori». L’impegno deciso, ha ribadito, è a «costruire una rete, la sanità non ha confini» e «la parrocchietta condanna gli ospedali. Dobbiamo fare in modo che Cantù sia dentro la rete, provinciale e regionale».
«Fiducia reciproca»
Il presidente della Bcc Cantù Angelo Porro ha rimarcato lo stretto legame col Sant’Antonio: «La nostra banca ha tanti punti in comune con l’ospedale. Pensiamo alla fiducia reciproca che deve esserci, al prendersi cura delle persone, al parlarsi chiaro e al farsi capire».
Tante le donazioni, dal 1988 a oggi, che «rappresentano la continuità nella fedeltà a essere vicini all’ospedale». Il primario di Radiologia Rosa Maria Muraca ha ringraziato Bcc Cantù ma anche «il personale che ogni giorno testimonia come il tempo di cura sia anche relazione e quanto importante sia questa attenzione». Non è mancata l’amministrazione provinciale, rappresentata dal consigliere Umberto Cappelletti.
E il Comune, col sindaco Alice Galbiati: «Ringrazio il presidente Angelo Porro per questa donazione, un gesto concreto, che dimostra ancora una volta la vicinanza della nostra banca del territorio alla comunità. Investimenti come questo rappresentano un passo importante per valorizzare il nostro presidio e renderlo sempre più attrattivo per professionisti e cittadini. Un presidio di cui la città di Cantù ha bisogno e che merita fiducia e sostegno».
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