
Cronaca / Cantù - Mariano
Lunedì 02 Giugno 2025
Cantù, ladri acrobati nella sede della Cgil
Il caso Si sono arrampicati al primo piano, hanno rubato duemila euro. «Avevano un flessibile per poter aprire i cassetti»
Cantù
Hanno rubato i contanti custoditi negli uffici: circa duemila euro, più o meno divisi equamente tra la cassa con i tesseramenti al sindacato e i servizi fiscali erogati dal Caaf.
È quanto accaduto in queste notti alla sede della Cgil di Cantù, in via Ettore Brambilla. Dove i ladri acrobati, arrivati con tanto di flessibile, si sono introdotti nella sede della Camera del Lavoro cittadina, arrampicandosi e forzando un ingresso al primo piano. Il furto è stato denunciato poche ore dopo ai Carabinieri di Cantù. «Per arrivare con un flessibile, vuol dire che sono venuti apposta per rubare, colpendo un’associazione sindacale. Hanno portato via i soldi dei lavoratori, di chi si era iscritto, di chi aveva fatto pratiche presso il Caaf», il commento amaro del segretario generale della Cgil di Como Sandro Estelli.
L’amarezza
«Hanno sfondato una porta di ingresso arrampicandosi, da quello che abbiamo capito, al primo piano - ricostruisce Estelli: il furto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì - E sono entrati compiendo un’effrazione, rubando il fondo cassa delle tessere che avevamo in ufficio. Circa un migliaio di euro: l’incasso delle tessere. E poi, all’ufficio del Caaf, un altro migliaio di euro. In tutto circa 2mila euro», spiega Estelli.
Sporta la denuncia
«Erano anche ladri bene organizzati - continua - perché avevano un flessibile per aprire i cassetti dove tenevamo i contanti. Non abbiamo un’idea dell’ora in cui è avvenuto il furto, sicuramente erano persone attrezzate. Il cancello del cortile era chiuso. Da quello che abbiamo capito, l’effrazione è avvenuta di notte. L’orario non ci è noto. Speriamo che le Forze dell’Ordine che riescano a rintracciare chi è entrato per rubare».
Non mancano i danni, che saranno riparati nei prossimi giorni. «Hanno forzato tutte le porte interne che erano chiuse a chiave, per cui dovremo rivolgerci a dei fabbri. Hanno divelto cassetti nel cercare chissà cosa. Se non altro, di positivo c’è che non hanno portato via documenti né null’altro rispetto ai contanti».
In provincia di Como, qualche altra effrazione negli uffici della Cgil, in passato, era già capitata. «Non dico che è qualcosa di stravolgente, perché purtroppo accadono, certi avvenimenti. Però diciamo che non è bello che avvenga in questo momento. In cui c’è anche qualche tensione per i manifesti». Nella vicina Mariano, i cartelloni che promuovono i referendum su lavoro e cittadinanza, per il voto di domenica e lunedì, sono stati infatti strappati.
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