Cantù, l’obiettivo per l’Arena è febbraio 2024: «Due anni di lavori e sarà pronta»

Lavori Si scaldano i motori dopo l’assegnazione definitiva: il cantiere partirà dalla demolizione. Accardi: «Tempi rispettati nonostante il progetto impegnativo, la procedura passa al Comune»

Ora si possono contare i mesi, per non dire le settimane. Perché, dopo l’aggiudicazione dei lavori dell’Arena di corso Europa alla cordata che fa capo a Cantù Next, e che presto si costituirà nell’associazione temporanea di imprese Cantù Arena, il cantiere potrebbe aprirsi, per la demolizione, a febbraio.

Proprio da qui parte il tempo indicato l’altra sera dal presidente di Cantù Next, Sergio Paparelli: «L’Arena sarà pronta in due anni». Quindi, il cantiere del palazzetto dello sport polivalente potrebbe essere concluso a febbraio 2026.

I precedenti

Mese più, mese meno. Quel che conta, ormai, è finire. E seppellire per sempre le vergogne di Palababele e Palaturra, i due precedenti tentativi falliti. Dalle parti di Cantù Next, la Spa di cui è amministratore delegato Andrea Mauri, c’è chi ricorda i prossimi passaggi. Prima, dal notaio per creare la Cantù Arena Spa. Quindi, si dovrà firmare la convenzione con il Comune. Che però è gia messa nera su bianco e blindata dalla gara. Quindi, i 70 giorni per depositare il progetto esecutivo, con validazione. Ma, nel mentre, si potrebbe procedere con la cantierizzazione, la pulizia e la demolizione. Già a partire da febbraio.

Dalla Provincia, stazione appaltante, come afferma Matteo Accardi, dirigente del settore affari generali: «È stato un piacere rispettare i tempi - dice - siamo riusciti a concludere in anticipo anche di un paio di settimane rispetto al previsto, nonostante la complessità. Ora proseguirà il Comune per la fase dell’esecuzione, rimarremo a disposizione nel caso in cui vi siano difficoltà interpretative».

Cosa manca

A riassumere l’iter, il sindaco di Cantù Alice Galbiati. «Sotto il profilo puramente tecnico, mancano i passaggi finali: costituzione dell’Ati da parte dell’aggiudicatario, sottoscrizione della convenzione con il Comune, validazione del progetto esecutivo e parallelamente apertura del cantiere, il momento che tutti i nostri cittadini aspettano, ne sono consapevole e lo capisco. Finora abbiamo tutti assicurato il massimo impegno, adesso siamo davvero arrivati al momento in cui potremo dimostrare che dietro alle parole ci sono anche tanti fatti. Non posso nascondere una grande soddisfazione, ricordando coloro che all’inizio di questo cammino mi consigliavano di non intraprenderlo perché troppo difficile e troppo rischioso. Avevano ragione: è stato difficile, così come è stato rischioso. Ma sono fiera di averlo percorso per la mia città e la nostra Pallacanestro».

Le minoranze attendono. Dal gruppo consiliare Pd-Unire Cantù-CanTu con Noi: «L’aggiudicazione è logica conseguenza del procedimento, ora la palla è in mano alla Giunta a agli uffici», dice il capogruppo Antonio Pagani.

Le opposizioni

«Pagina importante per Cantù che deve riscattarsi dalla situazione che conosciamo, l’Amministrazione però deve pensare al futuro, a partire da viabilità e trasporto pubblico», aggiunge il consigliere Vincenzo Latorraca. Da Cantù Rugiada, lista della coalizione civica Lavori in Corso, per il capogruppo Francesco Nava: «Finalmente, visto tutto l’iter che c’è stato dietro: ora anche di questa parte si aspetta fiduciosi la partenza. So che la gente, visti i precedenti, è anche dubbiosa. Di certo sarà meglio l’ultima pietra che non la prima».

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