Canturina bis, primo passo per il secondo lotto

Viabilità Il presidente della Provincia ha firmato lo schema di convenzione con la Regione: investimento da 68 milioni

Cantù

Il presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca ha firmato la delibera che approva lo schema di convenzione tra Villa Saporiti e Regione Lombardia per avviare la progettazione e realizzazione del secondo lotto della Canturina bis. Ora il documento passerà anche al vaglio della giunta guidata da Attilio Fontana. Primo passo concreto per realizzare una parte del collegamento veloce tra Cantù e Mariano Comense, anche se l’apertura del cantiere è ancora lontana: nella migliore delle ipotesi, almeno tra un paio d’anni, dopo aver approfondito l’impatto che l’opera avrà sul territorio, sulla qualità dell’aria, sul rumore. Provincia e Comune sono certi che sia importante realizzarla, per cominciare ad alleggerire l’asse tra via Milano e viale Lombardia, una delle arterie più trafficate del Comasco, di migliaia di veicoli e l’opera rientra tra gli obiettivi infrastrutturali prioritari di interesse regionale e sovraregionale dell’aggiornamento al Piano Territoriale Regionale approvatolo scorso novembre.

Circa due chilometri

Un tratto lungo meno di un paio di chilometri, per un costo di 68 milioni di euro, compreso tra via Genova e la rotatoria di via Marche. Il documento firmato in Provincia approva le premesse e lo schema di convenzione con la Regione Lombardia, il cronoprogramma e il quadro economico e autorizzare Saveria Brindisi, in qualità di dirigente del Settore Infrastrutture, a sottoscrivere la convenzione e ad apportare al testo della convenzione modifiche non sostanziali. Finora a bloccare l’opera, più che le proteste degli ambientalisti e le voci dissonanti che provengono per esempio da Figino Serenza e dall’opposizione di Carimate, è stata la mancanza di fondi. Villa Saporiti nel 2021 ha approvato il progetto di fattibilità tecnico ed economica, per un costo totale stimato in 334 milioni di euro: + 71% rispetto al primo preventivo da 195 milioni.

I fondi e l’iter

La Regione ne ha promessi 95, ma gli altri al momento sono da trovare. Proprio per questo si intende utilizzarne 68 per appaltare il secondo lotto, che da via Genova arriverebbe fino al ponte del Lottolo. Nei prossimi giorni l’accordo passerà al vaglio della giunta regionale quindi, se arriverà il via libera, potrà venire sottoscritto. L’incarico per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera viabilistica è stato assegnato da tempo a un raggruppamento temporaneo di imprese, la Gp Ingegneria Srl di Torino con Sintagma Srl, Icaria srl e l’ingegner Paolo Foti, incarico da 875mila euro, dovrà quindi venire previsto uno stralcio aggiuntivo per la progettazione definitiva del lotto e quindi partirà la progettazione.

Ma l’iter sarà laborioso, dato che dovranno venire acquisite le necessarie autorizzazioni e l’opera va sottoposta anche a valutazione di impatto ambientale, lo strumento per individuare, descrivere e valutare gli effetti di un progetto su alcuni fattori ambientali e sulla salute umana.

Nella più ottimistica delle ipotesi, insomma, si potrebbe avviare il cantiere da qui a un paio d’anni.

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