Carnevale di Cantù, le persone disabili pagano il biglietto: «Decisione inaccettabile»

Il caso Lo storico volontario Meroni: «Sono molto arrabbiato, e do voce a chi non ce l’ha». La replica di Frigerio: «Dispiaciuti, ma rispettiamo la legge. Disponibili a trovare soluzioni»

Quando ha scoperto che anche i disabili devono pagare il biglietto d’ingresso, per assistere alle sfilate del carnevale, ha pensato che si trattasse di uno scherzo. Un pessimo scherzo.

Invece è davvero così, e Giorgio Meroni (storico volontario canturino nel mondo della disabilità) è indignato, furente. Non tanto per quei cinque euro, ma per il gesto, per quella che ritiene una mancata accoglienza nei confronti di chi, nella vita, di ostacoli se ne trova davanti già fin troppi ogni giorno. Manca poco alla prima sfilata dell’edizione numero 98 del carnevale canturino, sulla quale si alzerà il sipario domani.

L’edizione che vede l’aumento del prezzo del biglietto d’ingresso, che passa a 8 euro per gli adulti e non più 6, mentre i bambini al di sotto dei 10 anni, nati dopo il 1 gennaio 2014, non entreranno più gratuitamente ma al prezzo di 1 euro. Scelta necessaria per quanto sofferta, per conservare e fare crescere la manifestazione, alle prese con spese sempre più grandi e contributi pubblici piccoli. Ma la voglia di esserci, soprattutto per i bambini, non è stata frenata e nelle prime 48 ore di vendita su www.liveticket.it/carnevaleacantu, ma anche al Pozzo di piazza Sirtori e al Caffè Fiume di piazza Piave, sono stati acquistati 2.500 ingressi. Giorgio Meroni in città è piuttosto conosciuto, perché da anni è promotore e animatore di iniziative di beneficenza e solidarietà sul territorio, sempre legate al mondo della disabilità, che ben conosce e vive, nel bellissimo e intenso rapporto con la sorella.

Per questo, quando una persona gli ha raccontato di avere cercato di acquistare un biglietto d’ingresso alla sfilata per il figlio disabile, al prezzo di 5 euro, l’ha trovato insopportabile.

La critica

«Sono arrabbiato, arrabbiato nero – dice – Non parlo per me o per esprimere la mia opinione, io voglio essere la voce dei ragazzi disabili, di chi non ha voce. Sono sempre dalla parte di chi è più debole, per questo mi indigno».

Per accedere alle sfilate canturine gli spettatori diversamente abili, con una certificazione che attesti una disabilità superiore al 60%, pagano un biglietto ridotto, 5 euro, prenotandosi entro il mercoledì precedente la sfilata. «Che l’accompagnare debba pagare mi va anche bene, lo capisco – prosegue – ma non che debbano pagare i disabili. Se l’associazione si trova in difficoltà e ha necessità di risorse le trovi in altro modo, non così, oppure intervenga il Comune».

La spiegazione

Il presidente dell’associazione Carnevale Canturino Fabio Frigerio si dice dispiaciuto: «Abbiamo agito in accordo alle norme vigenti, non c’è una legge che stabilisca che l’ingresso per le persone disabili debba essere gratuito. Da parte nostra, però, c’è sempre stata grande disponibilità da questo punto di vista e più volte abbiamo ricevuto, anche negli anni scorsi, richieste avanzate da associazioni e comunità per la partecipazione di gruppi, facendo pagare solo una quota agli accompagnatori. Ci siamo attenuti a quello che accade negli altri carnevali». L’accesso gratuito agli spettacoli nei cinema, nei teatri, ai concerti ed alle manifestazioni sportive per la persona disabile e per l’eventuale accompagnatore, oggi, non è regolato da leggi, ma dipende dalla scelta dell’ente organizzatore. In questo caso, si applica una riduzione.

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