Como: risalgono i decessi
Ieri più che a Milano
e 153 positivi in più

Rianimazioni: superata la soglia critica.In una settimana 39 vittime e oltre 2mila contagiati. Sale al 10% il tasso di positività dei tamponi fatti

Un tampone su dieci positivo. E così, a dispetto della giornata domenicale dove i dati sui nuovi contagi sono solitamente bassi, la provincia di Como si conferma tra quelle più colpite dal virus con 153 nuovi casi contabilizzati. Nell’ultima settimana abbiamo superato i duemila tamponi positivi, sul Lario. Solo Brescia, in termini di rapporto con la popolazione, fa peggio rispetto alla nostra provincia.

Le vittime

E se il dato dei contagi è allarmante, quello dei decessi è tragico: le vittime del Covid nel Comasco sono tornate a salire. Domenica gli ospedali hanno comunicato la morte di 9 pazienti comaschi. Anche in questo caso soltanto Brescia fa peggio (14 le vittime), mentre la nostra provincia totalizza più lutti dell’intera area milanese, città metropolitana compresa (8 i decessi a Milano e provincia).

Per quanto riguarda le fasce d’età: sette vittime comasche avevano oltre 75 anni, mentre due avevano tra i 65 e i 74 anni. E domenica, in Lombardia, c’è da segnalare anche il decesso di un paziente under 49 anni, si tratta di una vittima del Lecchese.

Tornando a Como: nell’ultima settimana le vittime ufficiali del Covid sono state ben 39. Se si considera che nel mese di febbraio le vittime erano state in tutto 98, ci troviamo di fronte a una ripresa del tasso di mortalità settimanale del 60%. E il problema è, che a detta di tutti gli esperti, il picco dei contagi non è ancora stato raggiunto per questa terza ondata che - scherzo del destino - è arrivata proprio in concomitanza con l’anniversario della prima emergenza Covid, quella in cui ancora sui balconi delle case comparivano gli arcobaleno e le scritte “andrà tutto bene”.

Che la situazione sia allarmante lo dimostrano i dati provenienti dagli ospedali: in Lombardia è stata superata la soglia critica (che il ministero della Salute ha posto al 30%) di occupazione dei letti nelle terapie intensive. Nella nostra regione quella percentuale si avvicina pericolosamente al 50% (a ieri le persone in rianimazione erano quasi seicento, 597 per la precisione, con un incremento di 27 pazienti in gravi condizioni). Un mese fa i posti occupati in rianimazione erano 350. L’ultimo piccolo lo avevamo avuto il 22 novembre con 949 ricoveri in terapia intensiva.

Peggiora anche la situazione in generale negli ospedali, dove i ricoverati con sintomi sono arrivati a quota 5200 (erano 2mila in meno a inizio gennaio, quindi in due mesi abbiamo avuto un incremento di oltre il 60%). Bisogna tornare al 12 dicembre per trovare dati analoghi.

La situazione comasca

Sono stabili, invece, da un paio di giorni i ricoveri negli ospedali dell’Asst Lariana. Al Sant’Anna ieri i pazienti ricoverati per il virus erano 203 di cui 13 in rianimazione, a Cantù 38, a Mariano 25; in attesa al pronto soccorso 8 pazienti al Sant’Anna e 2 a Cantù; totale complessivo 276.
P.Mor.

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