Covid, in coma per 31 giorni
Il pompiere: «Sono vivo, grazie»

Il 41enne comasco si trova in ospedale da oltre due mesi . Doppia dose di Astrazeneca, il vaccino ha protetto la moglie e i colleghi

«È stata una dura battaglia, ma tutto l’affetto e la vicinanza delle persone che mi vogliono bene hanno fatto in modo che oggi potessi parlare».

In ospedale da più di due mesi a causa del Covid, il vigile del fuoco di Como Fabio Liardo ha superato la fase più dura della malattia. Nonostante la doppia dose di Astrazeneca, il 41enne comasco ha trascorso 31 giorni in coma farmacologico: un mese esatto.

I messaggi di sostegno

«Mentre ero intubato – ricorda Liardo - ho ricevuto oltre 16.000 messaggi di conforto, questo mi ha aiutato tantissimo e mi ha fatto capire che il mio impegno nell’aiutare il prossimo deve continuare, magari su larga scala, sempre volto al bene delle persone, perché oggi ancora più di ieri penso che il bene e l’amore siano un’ottima medicina».

Tutto comincia a metà ottobre. E inizia come una banalissima febbre. Come ha raccontato la moglie Alice Bianchi a La Provincia, il tampone ha però confermato che si trattava di Covid. Subito è stato quindi necessario il ricovero al Sant’Anna, poi è stato deciso il trasferimento in rianimazione a Varese.

Ma dopo alcuni giorni i medici hanno preferito fare un ulteriore trasferimento, questa volta al Policlinico di Milano, più attrezzato a gestire le complicanze che si sono presentate durante il ricovero. «Volevo ringraziare, con affetto, tutto il personale sanitario della rianimazione di Varese, del Sant’anna di Como e la riabilitazione di Cantù – aggiunge infatti Liardo - e con grande stima la rianimazione del policlinico di Milano, dove ho trascorso 31 giorni in coma farmacologico. Se oggi sono qui è grazie a loro che non si sono arresi».

Come scritto, il vigile del fuoco lariano aveva ricevuto la doppia dose di Astrazeneca: per contro, il vaccino ha protetto sia la moglie che i colleghi, impedendo che il virus dilagasse in famiglia e sul luogo di lavoro.

Il suo lavoro

Pompiere da oltre dieci anni in servizio al comando provinciale dei vigili del fuoco di Como, Fabio Liardo fa parte del turno D.

Nel suo messaggio, non esclude nemmeno un futuro impegno in politica con «uno dei grandi partiti italiani» con cui aveva già avuto un contatto tempo addietro. Al momento, però, si tratterebbe solo di un pensiero, nulla di concreto.

«Inoltre – è la conclusione del 41enne comasco - ringrazio tutti i miei colleghi dei vigili del fuoco per il supporto e l’affetto che hanno mostrato. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che, con riservatezza, hanno pensato e guidato il mio ritorno nel mondo dei vivi. È stata una dura battaglia, ma tutto l’affetto e la vicinanza delle persone che mi vogliono bene hanno fatto in modo che oggi potessi parlare».
A. Qua.

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